
La Presidenza della Repubblica ha risposto ieri alla lettera pubblica della segretaria dei Radicali Italiani Rita Bernardini, inviata al Capo dello Stato in data 13 novembre, in merito alla vicenda di Marcello Lonzi. Nella sua missiva (pubblicata integralmente anche da II Garantsita) Bernardini poneva all'attenzione di Napolitano la battaglia della madre di Marcello, Maria Ciuffi, che da anni chiede verità e giustizia per la morte del figlio avvenuta 11 anni e 4 mesi fa nel penitenziario Le Sughere di Livorno.
«Mancavano 4 mesi», si leggeva nella lettera di Bernardini «al termine della pena quando hanno trovato Marcello Lonzi privo di vita, riverso sul pavimento tra la cella numero 21 e il corridoio. La Signora Ciuffi in questi lunghi 11 anni e 4 mesi, pur travolta da un dolore inconsolabile, non ha potuto e voluto credere alla versione "ufficiale" della "morte naturale" del figlio: ci sono infatti fotografie acquisite agli atti processuali, in quanto realizzate subito dopo il fatto, che mostrano Marcello immerso in un lago di sangue, con diverse ferite sul corpo. Dalla riesumazione risulta che la salma presenta la mandibola fratturata, due buchi in testa, il polso sinistro fratturato, due denti spaccati, otto costole rotte e varie escoriazioni».
«Dopo le archiviazioni per "morte naturale" nel 2013», continuava la lettera, «la signora Maria Cioffi ha presentato una nuova querela sull'operato dei medici e relative perizie, ipotizzando reati di falso e false informazioni depositando anche un parere proveritate redatto del prof. Alberto Bel'occhio, specialista in medicina legale presso l'Università del Sacro Cuore di Roma».
La Presidenza della Repubblica, nel ringraziare Rita Bernardini e i Radicali per il loro impegno nella lotta per il miglioramento delle condizioni dei detenuti, pur mostrandosi concorde sulla necessità di una vigilanza più attenta sulla situazione delle nostre carceri, ha altresì voluto difende il ruolo giocato della magistratura in questo specifico caso che, secondo il Quirinale, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per fare piena luce sulla morte di Marcello Lonzi.
La lettera Rita Bernardini al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano [4]
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