
Avanti tutta col Tour della libertà. A via dell’Umiltà fervono i preparativi per la guerra di mezza estate di Silvio Berlusconi. Dovrebbe essere il 16 agosto nella piazzetta di Porto Rotondo il debutto del Cavaliere con l’elmetto balneare, che ha intenzione di trasformare le spiagge italiane in un campo di battaglia contro la magistratura. Ma le bordate dell’ex premier mireranno ai tribunali per colpire Palazzo Chigi, se Giorgio Napolitano entro una settimana non gli lancerà una ciambella di salvataggio dalla condanna della Cassazione. Anche se per ora la linea è: sparire dalla scena e stare alla finestra. Con lo sguardo rivolto oggi alla direzione del Pd. In particolare, al premier Enrico Letta. La strategia è sempre quella dello «stop-and-go» o del «doppio binario»: la prudenza delle colombe associata agli aut-aut dei falchi. E da parte di Berlusconi, nessun attacco al governo, mettendo il cerino in mano al Pd nell’attesa che sia lui a farlo esplodere. Ma la tentazione di far saltare il tavolo resta fortissima nel Cavaliere, che si è dato una settimana di tempo, prima di far partire la sua campagna di Ferragosto.
Dieci le tappe della maratona marittima di Berlusconi, che scaglierà le sue filippiche contro la malagiustizia (per colpire le larghe intese) dai gazebo che i militanti azzurri monteranno nei litorali più famosi del Belpaese. Per l’occasione sarà anche lanciata una petizione con annessa raccolta firme per chiedere un provvedimento di clemenza in favore dell’ex premier o/ e per invocare la riforma della magistratura. Parallelamente, partirà la raccolta firme per i referendum sulla giustizia nella quale il Pdl ha deciso di dare manforte ai radicali, promotori della petizione popolare «Giustizia giusta», dopo l’asse stretto venerdì scorso tra Berlusconi e Rita Bernardini, grazie alla mediazione di Saverio Romano. L’annuncio ufficiale è arrivato ieri dal coordinatore del Pdl Denis Verdini: «Ho dato istruzioni a tutta la nostra struttura sul territorio, di rendersi parte attiva della raccolta di firme per i Referendum sulla Giustizia». Contemporaneamente all’annuncio, Verdini ha fatto partire una circolare indirizzata a tutti i parlamentari del Pdl per sollecitarli a sottoscrivere il referendum. Apparentemente, un atto burocratico di routine. In realtà, quella del falco azzurro viene letta nel Pdl come una mossa politica dirompente, in sfida aperta ad Ange lino Alfano. Spetterebbe infatti al segretario di partito, per prassi e regolamento, sottoscrivere e inviare le circolari ai parlamentari e agli iscritti. L’iniziativa di Verdini è stata dunque interpretata dall’ala filogovernativa di via dell’Umiltà come la dichiarazione di guerra ufficiale dei falchi alle colombe, ma anche come il battesimo ante-litteram di Forza Italia.
Mentre nel partito divampa la guerra tra bande, Berlusconi si lecca le ferite della condanna ad Arcore, dov’è tornato martedì sera con la fidanzata Francesca Pascale e la figlia Marina, per qualche giorno di decompressione, prima di involarsi a Villa Certosa. Paradisiaca garçonnière estiva del Cavaliere in Costa Smeralda, che lui intende godersi fino alla fine dei suoi giorni da uomo libero, che stanno per scadere. Gli arresti, infatti, potrebbero scattare per lui già a metà settembre e, comunque, entro e non oltre il 15 ottobre. Adesso si prenderà una settimana di riposo assoluto, in cui starà alla finestra in attesa di un segnale da Napolitano. Nel frattempo, perfeziona il Tour della libertà, idea partorita dai suoi pasdaran, i cui dettagli ora sta curando lui personalmente. A partire dai manifesti 6 x 3, agli striscioni aerei con cui intende solcare i cieli litoranei, che invocheranno a caratteri cubitali giustizia e libertà per Silvio. E se entro una settimana sul colle più alto non sarà scattato il salvavita per il Cavaliere, dopo la propaganda dell’aviazione partirà l’artiglieria pesante guidata da Berlusconi in persona, pronto a battere tutte le spiagge più importanti, dove terrà comizi nei gazebo allestiti dai suoi militanti. Il canovaccio sarà quello della manifestazione di via del Plebiscito: stessa arringa contro la magistratura, identica scenografia. Meno un logo: quello del Pdl, che scomparirà. Il Tour della libertà si snoderà lungo le coste italiane sotto le nuove-vecchie insegne di Forza Italia. Mentre il ritorno al futuro forzista sarà ufficializzato nella seconda metà di agosto, a data da destinarsi, a piazza San Babila, dove Berlusconi salirà sul banchetto dei radicali, dopo aver consegnato la sua firma, per mettere in scena il suo secondo predellino.
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