
La Lega Italiana dei Diritti dell'Uomo è la più antica organizzazione non governativa a tutela dei Diritti Umani. Costituitasi tra fine Ottocento ed inizi Novecento per iniziativa d'Ernesto NATHAN, che s'ispirò alle Leghe dei democratici fondate da Garibaldi e ravvivate dai Bovio, dai Saffi e dai Barrili quale faro di coscienza nazionale per una classe dirigente ispirata agli Immortali Principi dei Diritti di Libertà, fu fra le Leghe che, assieme alla francese, nel 1922 diedero vita a Parigi alla Fedération Internationale des Ligues des Droits de la F.I.D.H.
Dopo il fascismo ha caratterizzato la sua azione per la diffusione della conoscenza e la difesa dei diritti civili riconosciuti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo delle Nazione Unite e dalle altre Convenzioni internazionali successive, ed ora dalla Carta di Nizza dell'Unione europea. Azione coerente che in anni più recenti ha avuto a protagonisti personalità del calibro di Paolo Ungari, che ricorderà anche il prossimo 115 Dicembre, come ogni anno, in occasione dell'anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, promulgata il 10 Dicembre 1948, col conferimento del premio "Paolo Ungari", sempre attribuito ad una personalità, o comunità che si sia distinta per la promozione dei diritti e della dignità dell'essere umano. In quell'occasione sarà assegnato il premio 2011 ai cittadini di Lampedusa, per l'impegno militante di tutta la comunità nell'accoglienza d'immigrati e profughi, per aver promosso iniziative a favore della convivenza fra esseri umani, dando con questi comportamenti un esempio civile in un momento difficile. La consegna del premio avverrà in Roma, il 15 Dicembre, alle ore 9.30, presso la Fondazione Europea Dragan, (Foro Traiano 1/A, Piazza Venezia) .
È la prima volta che il premio, in passato assegnato a singole personalità (Francesco Cossiga nel 2003, Emma Bonino nel 2004, Walter Veltroni nel 2005, Franco Frattini nel 2006, Andrea Riccardi nel 2007 ed Arrigo Levi nel 2008) viene assegnato ad una intera comunità civica, come presa di coscienza di quanto siano importanti i comportamenti collettivi oltre che le testimonianza di vite individuali.
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