Premi proporzionali per attività plurime

L'Inail cambia i criteri per calcolare il premio quando il titolare artigiano svolge più di un'attività (nota 6316/20l0). Occorre ponderare le singole prestazioni. Le percentuali non vanno dunque determinate in misura fissa. Per la copertura dei rischi connessi all'attività svolta, infatti, il titolare artigiano deve iscriversi all'Inail e pagare il cosiddetto “premio unitario” sulla base dei tassi di tariffa applicati alle lavorazioni svolte. Fino a oggi il premio veniva determinato sulla base di una percentuale, che variava a seconda del numero delle prestazioni: 50% in caso di due lavorazioni, 33,33% con tre e così via. Non veniva presa in considerazione la distinzione tra attività principale e secondaria. Con questa nota l'Inail individua un nuovo metodo.

Il premio dell'artigiano che svolge attività complesse deve essere ponderato in base all'importanza delle singole attività svolte. Questa indicazione si ritrova sia nelle disposizioni normative con le quali viene determinato il premio Inail (decreto ministeriale 12 dicembre 2000), sia nella prassi dell'ente (circolare 1/99). Vanno considerati, in particolare, il peso che i singoli processi lavorativi hanno sull'intera attività. E poi, ancora, il numero di strumenti e macchine utilizzati, gli ordinativi dell'impresa, il registro acquisti fatture e ogni altro elemento che può risultare utile a determinare l'importanza della singola lavorazione svolta. Il valore viene alla fine espresso in percentuale.

Il cambiamento rispetto al sistema precedente è rilevante. Secondo l'Inail, infatti, il criterio della ripartizione in misura fissa deve essere utilizzato solo in via residuale, solo se non è possibile calcolare il peso delle singole lavorazioni svolte. Negli altri casi il premio unitario del titolare artigiano va determinato sulla base delle retribuzioni dichiarate, ripartite tra le singole lavorazioni svolte, in base l'importanza dell'attività esercitata.