
14/09/10
Il Fatto Quotidiano
Tg1
Gloria, gloria e ancora gloria per la ministra Gelmini, così ha cantato il Tg1. La ministra si congratula con se stessa e bacia bambini sfortunati fra gli applausi. Non c'è nemmeno un fotogramma per bilanciare questa festa con le manifestazioni dei precari cancellati dal mondo del lavoro, nessun giornalista del Tg1 (sono una specie estinta?) che abbia fatto due conti sui tagli che hanno falcidiato la scuola pubblica, spalancando le porte (a chi ha la "grana" direbbe l'elegante Berlusconi) delle "private". Ci sono due punti della "riforma" che meritano una deviazione. Pare che "l'ultimo anno" una materia sarà insegnata direttamente in inglese. Se fosse religione, Jesus Christ diventa Superstar? Storia contemporanea: Is Mr. Berlusconi the best prime minister? E un secondo punto riguarda il liceo scientifico senza latino. Ebbene, proprio ieri la ministra ha esordito: "La ratio che informa questo cambiamento...". La "ratio", cosa sarà mai questa ratio? Passer mortuus est.
Tg2
Più corretto, il Tg2 manda in onda tanta Gelmini ma altrettante proteste. Manca - lavorare stanca - una scheda o qualcosa di simile sui tagli e sui danni di questa riforma. Si sa, per esempio, che nel primo municipio di Roma (centro storico) le famiglie si tassano: manca tutto, carta igienica, lampadine e persino banchi e sedie. Italia studentesca, in piedi! Un frettoloso e superficiale servizietto parlava anche degli aumenti di benzina e gasolio (mai che diminuiscano). Nessun contatto con la realtà: in alcuni punti vendita (di ladri, a dire il vero) la verde non sta - come dice il Tg2 - a 1,39 euro, ma ha toccato quota 1,48. Rifornirsi per credere.
Tg3
Difficile dialogare con una ministra che, portata sul terreno della scuola leghista di Adro, non solo fa spallucce e minimizza, ma che dichiara al Tg3: "Oh bè, ma allora cosa dire quando entrano in classe i simboli della sinistra?". Siamo alla proto-dialettica, alle argomentazioni cavernicole, di quando la razza umana stava ancora cercando la via migliore per dotarsi di neuroni cerebrali adeguati. C'era anche il servizio (la Arno dove una signora, che cercava di smarcarsi da questo leghismo ridicolo e forsennato, veniva liquidata come una povera subumana da altre signore più stupide che militanti. Sintomi di un'Italia irriconoscibile e alla deriva. L'apertura però era per il peschereccio di Mazara mitragliato dai libici sotto l'occhio vigile di un militare italiano a bordo della motovedetta di Gheddafi. "Sapete perché sparano?" ha spiegato Emma Bonino. "Non per la pesca, ma per impedire il soccorso dei migranti". Magari poi raccontano come sono stati trattati nei lager del pittoresco amico di Berlusconi.
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