
06/12/10
Il Messaggero - Cronaca di Roma
Renata Polverini se lo lascia scappare: il Pdl non mi sta aiutando. Risentiamo le parole esatte: «Non voglio fare delle critiche, ma non faccio fatica a dire che in questi mesi più volte ho provato a dire al Pdl che avevamo fatto questo o quell’altro, sono rimasta inascoltata». Non basta? La presidente della Regione va oltre: «Ho detto al partito organizziamo degli incontri con gli amministratori locali per spiegar loro cosa abbiamo già fatto, come ad esempio il patto di stabilità regionalizzato. Ero disponibile ad andare io, a mandare gli assessori: non ho avuto nessuna risposta. Noi ce la mettiamo tutta per fare bene, ma se poi le azioni di governo non vengono messe a disposizione del territorio...». Per finire, le parole corrosive della Polverini nei confronti del più importante partito della sua maggioranza riesumano la famosa storia della lista mai presentata. Oggi lo si può dire: non fu colpa dei Radicali cattivi. Ecco il virgolettato della Polverini: «Se un partito non presenta la lista non credo ci vogliano grandi dibattiti: qualche problema ce l’ha». Questa pagella non proprio benevola è stata consegnata dalla Polverini al Pdl nel corso di una iniziativa al cinema Adriano con Bruno Prestagiovanni (non a caso uno degli esclusi dal consiglio regionale per la mancata presentazione della lista) sul tema: "Coerenti nel Pdl". Ha rivelato che una delle sue canzoni preferite è "Qualcuno era comunista" di Gaber: «Non la citerò di fronte a questa platea: Cito però un’altra canzone di Gaber, La Libertà: "la libertà non è il volo di un moscone". Beh, in questo momento io penso che tutti quelli che scappano dal partito mi sembrano dei mosconi che hanno perso il senso dell’orientamento». Sempre ieri, la Polverini ha partecipato ha un’iniziativa all’Auditorium della Conciliazione a sostegno del governo Berlusconi. E qui ha detto: «Solo Berlusconi è sceso in campo mettendoci la faccia perché ci fosse il centrodestra alla guida della Regione». Ma sono le frasi all’arsenico contro il Pdl romano e laziale ad avere colpito l’attenzione.
Vincenzo Piso, coordinatore regionale del Pdl, si fa rileggere quelle dichiarazioni, conta fino a dieci, riflette, riconta fino a dieci, risponde: «Non abbiamo fatto abbastanza per promuovere i risultati della giunta? Beh, la Polverini ha messo in campo strumenti come il piano casa e il piano rifiuti ma aspettiamo che siano approvati prima di propagandarli. È un po’ presto. E siamo impegnati in altro, nelle iniziative per sostenere il governo Berlusconi. Certo, esiste un problema di centralizzazione nell’organizzazione del partito che spesso ci frena. Ma la Polverini dovrebbe prendere atto del grande senso di responsabilità che il Pdl ha avuto fino ad oggi. Anche perché fra qualche giorno lo stesso senso di responsabilità dovrà essere dimostrato da altri. Noi stiamo cantando e portando la croce, mentre altri...». Mentre altri? «Vediamo cosa succederà il 14. Se ci sarà una crisi di governo causato a livello nazionale dall’Udc, allora nel Lazio, dove governiamo con l’Udc, noi non potremo avere un atteggiamento pilatesco. Qualche problema dovremo porcelo nei rapporti di maggioranza in Regione». Cade tutto? «No, ma se l’Udc fa cadere il governo è bene che qualcuno poi nell’ambito locale se ne stia tranquillo, prenda coscienza della delicatezza del momento». Al Pdl aspettano con ansia anche la nomina delle presidenze di agenzia e società per rimettere in pista alcuni degli esclusi dal consiglio.
© 2010 Il Messaggero - Cronaca di Roma. Tutti i diritti riservati