Polverini: «Nel Pdl c’è un problema. Io spesso inascoltata»

È la prima volta che Renata Polverini parla apertamente del Pdl e dei problemi organizzativi tra il governo della Regione e il partito di maggioranza. E non sarà un caso se lo fa alla manifestazione indetta da Bruno Prestagiovanni «Coerenti con il Pdl», al Cinema Adriano. L’ex vice presidente del Consiglio Regionale, infatti, è uno degli «esclusi» eccellenti della famigerata lista Pdl non ammessa alle regionali. «Se un partito non presenta la sua lista nella città più grande del paese, a Roma, qualche problema ce l’ha - ha evidenziato la Polverini - noi siamo amministratori e la nostra migliore risposta è governare bene. Ho provato, inascoltata, a dire al Pdl di organizzare incontri sul territorio per spiegare cosa la Regione Lazio sta facendo, per far conoscere agli amministratori e ai sindaci la nostra azione. Ho anche detto: ci vengo io, vi mando i miei assessori. Nessuna risposta». Affermazioni importanti, quanto inedite, quelle della governatrice che mai era entrata così nel merito di un’organizzazione del Pdl che inevitabilmente ricade sull’operato dell’amministrazione. «Noi facciamo di tutto ha poi aggiunto la Polverini ma se poi le buone azioni di governo non vengono messe nelle mani e a disposizione di chi fa politica e raccoglie il consenso allora restano fine a se stesse». Un monito importante che va anche oltre la "comunicazione" delle opere del governo e che aleggia su quelle nomine che ancora non arrivano e che, a questo punto, potrebbero tardare non per un puntiglio della governatrice, come spesso si giustifica nei corridoi del Pdl, quanto piuttosto per le frizioni di partito ancora irrisolte.