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Il “Laboratorio Lazio”, nome del suo comitato elettorale, sarà presentato ufficialmente a metà gennaio. Ma Renata Polverini ha già scelto la location del suo quartier generale in vista delle Regionali, in piazzale Flaminio, nei locali di una ex officina e deposito dell’Atac. E soprattutto arrivano i primi nomi di chi farà parte del comitato: e non si tratta certo di nomi di secondo piano. A cominciare da Andrea Augello, che sarà responsabile organizzativo, da Beatrice Lorenzin (ex Forza Italia) che ricoprirà il ruolo di portavoce, e di senatore Fabio Rampelli, che si occuperà dell’area delle associazioni. La comunicazione sarà affidata alla società Reti di Claudio Velardi.
L’organigramma, che sarà completato in questi giorni, si preannuncia con un marcato profilo bipartisan. Ci saranno sicuramente esponenti del mondo delle imprese, del commercio e dell’artigianato. «Si tratta di una responsabilità importante alla quale mi dedicherò senza risparmio di energie - dice Augello - Le prossime Regionali sono un impegno da non sottovalutare e richiedono la massima coesione all’interno del centrodestra e ogni capacità disponibile, tanto a livello locale quanto sul piano nazionale, per coinvolgere nella coalizione l’Udc».
Il comitato elettorale, spiegano nell’entourage della Polverini, «sarà un vero e proprio laboratorio di idee e proposte dove costruire il programma, con tutte le forze politiche che sosterranno la coalizione, anche attraverso incontri con i cittadini e rappresentanti del mondo delle associazioni e del lavoro». I primi appuntamenti in agenda vedono Renata Polverini impegnata sabato 9 gennaio e domenica 10 gennaio in quattro grandi assemblee a Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti, alle quali parteciperanno i capigruppo di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, oltre a Vicenzo Piso e Alfredo Pallone, coordinatore e vice coordinatore regionale del Pdl nel Lazio.
Nel centrosinistra, invece, la decisione del candidato presidente sarà presa soltanto dopo l’Epifania. Il Pd, ancora appeso all’intricata vicenda pugliese, è ancora in cerca del nome giusto da spendere sul tavolo delle Regionali di fine marzo. Oggi è in programma anche il vertice nazionale dell’Udc, dove si parlerà di alleanze con particolare attenzione proprio ai casi della Puglia e del Lazio. La decisione dei centristi per la Pisana avrà un peso specifico notevole sulla competizione elettorale. Alcuni settori del Pd continuano il pressing su Nicola Zingaretti, un nome che riscuote parecchi consensi in casa Udc, ma il presidente della Provincia (fuori Roma in questi giorni) continua a dichiararsi non disponibile a mollare Palazzo Valentini a meno di due anni dalla sua elezione.
Giovedì il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, il vicesegretario Enrico Letta, e il coordinatore della segreteria, Maurizio Migliavacca, si riuniranno proprio con i vertici del partito di Lazio, Campania e Calabria per tentare di far quadrare i conti e riempire le ultime caselle vuote. Sempre giovedì il segretario regionale Alessandro Mazzoli incontrerà i leader degli altri partiti del centrosinistra. Tutto ciò mentre continua a farsi sentire il “partito delle primarie”. E mentre i Radicali candidano ufficialmente Emma Bonino.
Ieri, nella sede del Pd di Sant’Andrea delle Fratte, sono arrivati gli esponenti del Comitato per le primarie del Lazio, composto da cittadini ed esponenti politici del Partito democratico e di Sinistra e libertà. Hanno portato un sacco di carbone sulla schiena e una richiesta chiara: primarie subito. «Il Pd non può continuare a ignorare le tante richieste per le primarie che provengono dalla società - dice Luigi Nieri, assessore regionale al bilancio ed esponente di Sinistra e libertà - Così facendo si mortifica la passione e l’entusiasmo di tante persone che credono nella politica, nella partecipazione e nella sinistra».
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