
«Manderemo a casa tutti gli amministratori che hanno portato a questo disastro sanitario». Renata Polverini ha annunciato ieri, se sarà eletta, la cacciata di tutti i vertici di asl e ospedali pubblici durante il suo intervento all`inaugurazione della sezione dell`Udc a Torre Angela, nell`VIII Municipio, alla quale ha partecipato il leader del partito centrista, Pier Ferdinando Casini. La candidata del Pdl alla presidenza della Regione ha ricordato anche le parole di un cittadino incontrato per strada: «Mi ha detto che per le mie proposte sulla sanità dovrei girare con la scorta, ma io non ho paura di nessuno e non ho nulla da temere. Non ho paura dei poteri forti: ho accettato questa candidatura per cambiare le cose». Casini ha detto che «quella sul Lazio è una scelta importante: noi ere diamo che Renata Polverini possa essere una buona presidente». Poi
ha aggiunto: «Le chiediamo di avviare una riforma che ci sta molto a cuore, il quoziente familiare, perché sulla famiglia si chiacchiera molto, ma si opera molto poco in parlamento e nei consigli regionali». Quanto alla sanità, Casini ha detto: «Qui ci deve essere una sanità che tuteli i malati, non i partiti. Noi oltre alla riduzione delle Asl, abbiamo proposto un albo da cui attingere
le nomine di direttori generali delle Asl e primari. Non si possono mettere in certi posti persone che
non sanno leggere, nè scrivere». Ieri mattina la Polverini era stata invitata, insieme a Bonino e Baldi, a un incontro organizzato da Rinascita Popolare-Rifondazione Dc. La Polverini non si è vista- «lo non ho mai disertato niente in vita mia, la campagna elettorale ha dei ritmi molto
frenetici - si è giustificata - Non c`era proprio il tempo materiale. Mi dispiace, ma con Emma avremo tutto il tempo di incontrarci anche per il faccia a faccia». Pensando alla futura giunta Luciano Ciocchetti, segretario regionale dell`Udc, le ha consigliato «di smarcarsi da alcuni condizionamenti» sperando che «abbia la capacità di scegliere i migliori al di là delle logiche di condizionamento politico». La candidata ha replicato: «lo sono sempre stata una persona libera
e penso che con questa stessa libertà sarà in grado di governare la regione. Del resto se ci fosse stato bisogno di un politico non avrebbero chiamato me».
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