
03/11/09
Il Tempo
Le carceri in questo penoso sono piene di ombre sinistre. Sucidi e morti sospette e ora anche l`audio che racconta di un pestaggio tra le mura di una casa di pena. «Abbiamo rischiato una rivolta perché il negro ha visto tutto. Un detenuto non si massacra in sezione, si massacra sotto...». Parole pronunciate nel carcere di Castrogno a Teramo, parole registrate all`interno di uno degli uffici degli agenti di polizia penitenziaria da un agente e diffuse all`esterno inviando la, cassetta a un giornale locale. Un dialogo tra il comandante delle guardie del penitenziario, Giuseppe Luzi e un agente che svelerebbe un gravissimo retroscena all`interno di un carcere già alle prese con carenze di organico e difficoltà strutturali. Un dialogo che racconta di un detenuto picchiato ma che sottace che un agente è finito in ospedale ed è in malattia. La deputata Radicale-Pd Rita Bernardini, membro della commissione Giustizia, ha presentato un`interrogazione al ministro Alfano. La deputata chiede al ministro Alfano se ritenga di dover accertare «se questi fatti corrispondano al vero e di promuovere un`indagine nel carcere di Castrogno di Teramo per verificare le responsabilità non solo del pestaggio di cui si parla nella registrazione, ma anche se la brutalità dei maltrattamenti e delle percosse sia prassi usata dalla Polizia Penitenziaria nell`istituto». «La situazione in Italia è grave - ha aggiunto la Bernardini - perché 61 suicidi sono tanti e la popolazione detenuta cresce a ritmi di 800-1000 all`anno: Teramo non fa eccezione in questo quadro. Bisogna prendere provvedimenti urgenti, credo che il ministro Alfano sotto questo profilo sia un pò addormentato». La Bernardini ha anche annunciato che Marco Pannella, al suo rientro dalla conferenza dei liberali europei in Marocco, sarà a. Teramo per una visita al carcere. Chiara la posizione del sindacato degli agenti. «Chiediamo noi per primi, ai magistrati che hanno disposto l`acquisizione dei supporti magnetici» su cui sarebbe stato registrato il racconto del pestaggio «di identificare le persone e di accertare se sono stati o meno posti in essere comportamenti contrari alla legge», ha aggiunto Capece. «É però necessario e doveroso ribadire ancora una volta che il Corpo di Polizia penitenziaria è una Istituzione sana - conclude - ed è quindi nostro dovere difendere l`onorabilità della Polizia penitenziaria da inaccettabili strumentalizzazioni che rigettiamo in toto».
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