
14/10/10
Italia Oggi
L'Unione europea sta producendo il massimo sforzo per vincere la battaglia in sede Onu per una moratoria universale delle esecuzioni capitali (voto previsto all'Onu il prossimo mese di dicembre). Ma la Lettonia (paese membro Ue dal 2004), non ha ancora formalmente abolito dal suo Codice Criminale la pena di morte, prevista per l'omicidio con circostanze aggravanti commesso in tempo di guerra (escluse donne e minori).
Questo uno dei temi al centro della «Giornata mondiale contro la pena di morte», celebrata domenica scorsa. Nel Parlamento di Riga sono state presentate proposte di legge per la ratifica del Secondo Protocollo Opzionale sui Diritti Civili e Politiche del 13° Protocollo alla Convenzione europea sui Diritti Umani che vieta la pena di morte in tutte le circostanze, ma ancora non sono state approvate. L'ultima esecuzione capitale in Lettonia risale al gennaio del 1996. E da allora il Paese è considerato anche da associazioni come «Nessuno Tocchi Caino» un «abolizionista di fatto». Il 15 aprile del 1999, poi, Riga ha votato l'abolizione della pena di morte, ma solo per i crimini commessi in tempo di pace.
E il 1° giugno 1999 è entrato in vigore il Sesto Protocollo alla Convenzione europea sui Diritti umani che prevede l'abolizione della pena di morte, sempre eccetto che per atti commessi in tempo di guerra o nell'imminenza della guerra. Lo scorso 18 dicembre del 2008, poi, la Lettonia ha appoggiato e votato in favore della risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. La sessione appena iniziata dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha all'ordine del giorno una nuova risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali. Il voto è previsto a dicembre, ma è già partita una mobilitazione da parte delle associazioni che si occupano di questo tema, per aumentare i voti a favore, che nel 2008 furono 106.
Il maggiore ostacolo agli sforzi europei è rappresentato dagli Stati Uniti, dove la pena di morte viene applicata in 35 Stati federali. Quattro i punti che riguardano l'abolizione dei segreti di Stato sulla pena di morte: la limitazione della pena di morte ai reati più gravi, l'abolizione della condanna a morte obbligatoria per certi tipi di reato, l'istituzione o la nomina di un inviato speciale Onu che abbia il mandato di favorire l'applicazione concreta della linea Onu nei Paesi che ancora praticano la pena di morte per arrivare, attraverso le moratorie, all'abolizione definitiva delle esecuzioni nel mondo.
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