
Il Vaticano sapeva, ma ha evitato di agire contro un prete americano accusato di aver molestato almeno duecento bambini di un istituto per sordi. Il New York Times ha lanciato ieri in prima pagina con grande rilievo un'accusa diretta ai vertici della Chiesa, che tocca in modo particolare il Papa. al tempo cardinale e capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, e il suo vice cardinale Tarcisio Bertone.
Immediata la denuncia dell'Osservatore Romano che definisce la ricostruzione della vicenda un «ignobile intento di colpire Benedetto XVI e i suoi più stretti collaboratori». Il giornale ha ottenuto dagli avvocati che rappresentano alcune delle vittime, atti processuali di quattro cause intentate anni fa contro la curia di Wisconsin. Il prete in causa è Lawrence Murphy, che tra il 1950 e il 1974 ebbe in cura i ragazzi della scuola di Milwakee dove si svolsero i fatti.
Tra i documenti ci sono due lettere inviate nel 1996 alla Congregazione dal vescovo della diocesi di Milwaukee Rembert Weakland, il quale denunciava il caso e chiedeva un intervento, preoccupato dello scandalo che avrebbe accompagnato di lì a poco la celebrazione del processo.
La risposta del cardinale Bertone arrivò otto mesi più tardi, con la richiesta al vescovo di iniziare una inchiesta segreta che confermasse i sospetti, e nel caso servisse da base all'allontanamento del prelato. Ma il procedimento fu fermato dallo stesso Bertone in seguito alla confessione di padre Murphy, già malato senza speranza di guarigione, il quale scrisse direttamente al cardinale Ratzinger: «Voglio vivere il tempo che mi resta nella dignità che mi viene dal'`indossare la mia tonaca. Chiedo il sua cortese aiuto al riguardo». Morì infatti pochi mesi più tardi. Murphy riconosceva la sua responsabilità per i fatti accaduti trent'anni prima, anche se un esperto di turbe sessuali inviato dalla diocesi stentò a trovare in lui segni di rimorso.
Nella sua lettera a Ratzinger parla invece di pentimento, della sua salute cagionevole, e anche della caduta in prescrizione del reato secondo il diritto canonico. Da 24 anni ormai aveva trovato rifugio in una regione remota dei Wisconsin dove era restato in contatto con giovani fedeli, e con i prigionieri di un carcere minorile. Il Times ha rintracciato alcuni degli adulti che subirono le attenzioni particolari di padre Murphy quando, bambini, frequentavano l'istituto.
Raccontano tutti di una persona affabile e comprensiva, che allo stesso tempo però pretendeva sfacciatamente la loro intimità. La notte nelle camerate visitava senza nessuna pretesa di nascondersi alcuni di loro, e li toccava di fronte ai compagni. I ragazzi erano confusi, ma soprattutto pieni di rabbia, e hanno impiegato quasi trent'anni a portare il loro caso in tribunale. L'arcivescovo Weakland che perorava l'inchiesta presso il Vaticano dovette infine desistere di fronte alla decisione comunicatagli da Bertone in un incontro del maggio 1998 di accettare la richiesta di clemenza del prete. Quattro anni dopo fu la sua volta di smettere la tonaca, quando si scoprì che aveva avuto una lunga relazione con un uomo, e che aveva usato i soldi della chiesa per pagarne il silenzio.
Oggi dalla sua posizione di civile, conferma lo svolgimento dei fatti, e la sua sorpresa, di fronte alla scelta del silenzio da parte delle massime autorità ecclesiastiche in materia di disciplina.
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