
28/10/09
Il Giornale
Due tibetani sono stati giustiziati in Cina con l`accusa di aver fomentato la ribellione che scosse il Tibet nel marzo dello scorso anno. Entrambi erano stati accusati di aver incendiato negozi durante la rivolta, il primo provocando la morte di una persona e il secondo uccidendone cinque. Si tratta delle prime esecuzioni legate alle proteste e alla dura repressione che più di un anno fa rimise la questione dei diritti umani nella regione dell`Himalaya al centro dell`attenzione mondiale. «Rispettiamo il diritto cinese a portare in giudizio chi si è reso responsabile per le violenze l`anno scorso in Tibet, ma la Gran Bretagna si oppone alla pena di morte in ogni circostanza e ha espressola sua preoccupazione sulla mancanza di un giusto processo», ha commentato il Foreign Office britannico.
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