
L’età per farsi calare nell’arena l’ha superata da un pezzo: «Dovranno accontentarsi del solito vecchiorappresentante di lista» scherza un delegato Pd per la Lista Bonino al «Caetani» di piazza Mazzini.
Al mattino l’atmosfera è quasi soporifera ma nel pomeriggio la pigrizia dell’attesa si trasforma in caparbia difesa delle regole: «Noi siamo tranquilli. Non accetteremo provocazioni ma, certo, neanche tollereremo prevaricazioni. In caso di scheda contestata faremo mettere a verbale la nostra "contro- contestazione" chiamiamola così» dice Annamaria Lo Muzio rappresentante della lista Pd.
A scanso d’equivoci, quattro presidenti di sezione su quattro ricordano la legge a «gladiatori» e no. «E’ stato spiegato che nel caso in cui la scheda riporti il nome di una persona non candidata è da annullare» riepilogano i rappresentanti di Emma Bonino. Fuori il bus elettrico Atac attende un paio di badanti che accompagnano al voto un gruppo di anziane. Per un attimo s’affaccia, concreto, il fattore «Vecchietta». «Certo gli anziani sono molti in questo quartiere...» confida spaesato un votante. Temuto ad ogni tornata elettorale, il suddetto fattore, stavolta, è stato preventivamente «esorcizzato» così come spiega il senatore Pdl Stefano De Lillo: «II gladiatore della libertà è un difensore del voto che combatte le schede nulle. L’esempio migliore è quello dell’anziana. Magari ha in mente un nome sbagliato, che non è candidato, lo scrive ed ecco che la scheda è annullata e il voto si perde. In democrazia non dovrebbe accadere. E non voglio pensare che proprio i difensori dei diritti della popolazione birmana lo tollerino in casa propria..». Da rappresentante di lista a gladiatore della libertà. Rinnovato nella mission, il delegato ripassa la parte anche da casa: «I conteggi delle schede sono molto formali. Noi vorremmo che si fosse meno burocratici in queste cose. Insomma, se c’è un piccolo errore va comunque difesa la libertà d’espressione dell’elettore» dice Marco Giovagnorio «gladiatore» di Roma nord. Dopo un giro per le scuole dell’Aurelio, in attesa di combattere allo spoglio, s’è informato an- che sulla situazione «ospedali»: «Mi sono fatto dire come vanno le cose: giusto tutelare il diritto di tutti».
Tradizionali rappresentanti o nuovi gladiatori, ovunque si risparmiano energie. Vuoti i corridoi della scuola elementare di via di San Godenzo (roccaforte di Storace e del centrodestra fino alle ultime regionali, quelle del 2005). Orfani di rappresentanti di lista anche gli spazi della scuola via Vallombrosa (Cortina d’Ampezzo) dove fino a un anno fa votava anche la ministra delle pari opportunità Mara Carfagna che invece ora, con il domicilio, ha cambiato seggio. (Ieri mattina presto aveva invece votato Nino Benvenuti, l’ex campione mondiale dei pesi massimi scelto come testimonial di «Roma 2020»).
«Certo quest’anno ci aspettiamo più schede nulle del solito» dice sempre al «Caetani» Annamaria Lo Muzio. «Di solito sono due o tre a sezione ma stavolta...». Stavolta? Stavolta le stime sono più alte anche per il collega di Annamaria: «Almeno il doppio, se non di più».
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