
Una giornata di vertici separati, ciascuna mozione a conclave come se il congresso del Pd non fosse mai finito, per decidere la posizione da assumere nel corso della direzione regionale che nel pmeriggio dovrebbe dare via libera a Emma Bonino. Un´ipotesi che il segretario del Lazio, Alessandro Mazzoli (in linea con quanto detto ieri da Bersani: «No alle primarie nelle regioni dove la destra è già in campo»), cercherà di far digerire a un partito in gran subbuglio, proponendo l´esponente radicale come l´unica scelta possibile per tentare di far vincere il centrosinistra. Forte, anche, del recente sondaggio targato Crespi Ricerche e pubblicato su "Il Clandestino", secondo cui nella sfida tutta al femminile che si va delineando la Bonino avrebbe la meglio su Renata Polverini: battuta, in base alla rilevazione, 49 a 51%.
Oggi la vicepresidente del Senato vedrà prima il segretario nazionale dei democratici, poi quello regionale. Incontri necessari per rifinire la strategia e discutere delle resistenze di una parte del mondo cattolico, «al quale si devono offrire garanzie politiche», esorta pure la Velina Rossa. E poco importa che la candidata in pectore minimizzi: «Forse i clericali hanno qualche problema. Con i credenti - dall´Africa alle carceri, dagli immigrati al volontariato - francamente non ne ho mai avuti». L´esigenza sta emergendo anche fra gli ex Dl confluiti fra i bersaniani, pronti a lanciare l´idea di un ticket con un cattolico per bilanciare la sua iper-laicità. Subito però osteggiata dai popolari: «Sarebbe la prova provata che Emma non è una candidatura di sintesi ma ha bisogno di una copertura», spiega Lucio D´Ubaldo, più propenso al lavoro diplomatico affidato a un coordinatore della campagna elettorale che sia espressione dell´ala moderata. Un argomento che ieri ha spaccato anche Area democratica, divisa tra il sostegno forzoso alla leader radicale e l´individuazione di un nome alternativo. Unico comun denominatore: la critica feroce alla gestione Mazzoli.
Tuttavia c´è un altro nodo che resta sul tavolo: si faranno o meno le primarie, come chiedono sia i mariniani sia i franceschiniani? La diretta interessata liquida la questione con una battuta: «Io sono in campo, noi abbiamo offerto questa possibilità, ci auguriamo che venga accolta con entusiasmo». Ma SeL continua a insistere: «Si allestiscano i gazebo per scegliere il candidato di coalizione». Mentre Di Pietro chiede ancora di capire «se la Bonino sarà la candidata di tutto il centrosinistra o solo del Pd». Manca poco. Oggi è giorno della verità.
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