
30/10/09
Europa
Caro direttore, come ha opportunamente rilevato Federico Orlando su Europa (giovedì 29 ottobre), il senatore Marino ha portato una ventata d`aria fresca nel Pd, «ha innalzato i temi concreti di una moderna laicità». Orlando si augura, altresì, che le varie culture presenti nel partito democratico collaborino fra di loro in ragione d`una vera dialettica. Solo dall`incontro franco e mutuamente inclusivo fra le diverse anime, si può sperare di edificare un più incisivo partito d`opposizione. In particolare Ignazio Marino s`è aperto alla gente, aderendo ai bisogni intimi di ogni cittadino con un approccio laico e liberale. Anche per un fervente cristiano e cattolico come lui, evidentemente è fondamentale adoperarsi affinché l`impegno programmatico sia un "fare assieme", sfrondando l`intervento pubblico da qualsivoglia complicazione ideologica, da qualsiasi intrusione confessionale. I Bersani, i D`Alema, i Franceschini, i Letta, i Fioroni devono necessariamente rapportarsi alla nuova realtà liberal di Marino e degli stessi radicali di Pannella e Bonino, che di certo è minoritaria nel Pd per un gioco di equilibri politici o di vecchie correnti ancora presenti; epperò, bisogna guardare con occhi lucidi al paese reale che, ad esempio, sulle grandi questioni della vita e della morte, reclama interventi di sapore decisamente morbido e liberale.
Marcello Buttazzo, Lequile (Le)
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