
Un vertice convocato a sorpresa, in serata, a Palazzo Giustiniani. Ieri Mario Monti ha visto Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini e Italo Bocchino per sbloccare le nomine dei sottosegretari, che potrebbero essere varate nel consiglio dei ministri di questa mattina. Gli ultimi nodi riguardano il veto di Gianfranco Fini su Umberto Croppi e la nomina di Mario Ciaccia, manager di Banca Intesa, alle Infrastrutture. Tra gli altri nomi che girano, Giampaolo D'Andrea, di area Pd, dovrebbe andare ai rapporti con il Parlamento, e Francesco D'Onofrio alle riforme o gli affari costituzionali. Nel Pdl tra i più quotati sembra esserci Zeno Zencovich, mentre Fli, oltre a Croppi, sostiene Italo Cucci allo Sport e Marco Marazza al Lavoro. Il direttore generale dell'Anci Antonio Rughetti (popolari del Pd) sembra diretto al ministero degli Interni. Mentre per l'incarico da viceministro al Welfare torna in pista il professore Carlo Dell'Aringa. Infine circolano anche i nomi del presidente della Fieg, Carlo Malinconico, e del consigliere della Corte dei Conti, Paolo Peluffo. Ma anche quello del direttore generale del dipartimento Funzione pubblica Francesco Verbaro. L'ex commissario dell'Autorità dell'energia, Tullio Fanelli, potrebbe essere sottosegretario allo Sviluppo economico con delega all'Energia. Luigi Finelli, generale dell'arma dei Carabinieri, infine è tra le candidature "sponsorizzate" dai Radicali.
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