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Dopo lo stop ai talk show è di nuovo polemica sulla programmazione della Rai in vista delle elezioni regionali. Ieri si è aperto il caso delle tribune politiche, che avrebbero dovuto sostituire i dibattiti televisivi per tutto il mese antecedente al voto: il radicale Marco Beltrandi, relatore in Vigilanza Rai per il regolamento sulla par condicio, ha accusato il ministero degli Interni di non aver ancora fornito la lista dei soggetti che hanno i requisiti per poter partecipare alle tribune politiche. Secondo Beltrandi il ministero starebbe attendendo l'esito di tutti i ricorsi pendenti e la Rai sarebbe impossibilitata a stabilire gli elenchi. Parole prese sul serio dal Codacons, che ha chiesto immediatamente un chiarimento al ministro Maroni: «Se fosse vero quanto dichiarato da Beltrandi si tratterebbe di un fatto grave. Non è possibile, infatti, che venga interrotto un servizio pubblico così essenziale per lo svolgimento delle elezioni e, quindi, per la democrazia, specie a fronte di un generale azzeramento di tutti gli altri programmi informativi».
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