
«Ero rassegnato. C'era chi voleva farmi passare anche il Natale agli arresti domiciliari, dopo aver fatto 101 giorni in cella, e con il cuore e la mente sono ancora lì, tra i detenuti reclusi in condizioni non umane». In un'intervista all'Ansa Alfonso Papa, tornato libero e di ritorno dalla visita compiuta da deputato al carcere di Poggioreale, appare ancora segnato dal lungo periodo di detenzione. «I regolamenti fissati dall'Ue per l'allevamento dei maiali prevedono uno spazio di tre metri quadri per animale, posso dire che in Italia ci sono per gli esseri umani condizioni di detenzione che porterebbero ad una condanna dell'Unione europea se si trattasse di allevamenti di suini». La mattina della vigilia di Natale, Papa ha visitato «diversi padiglioni di Poggioreale, dove, oltre al sovraffollamento, esistono gravi problemi strutturali. Solo l'ammirevole umanità della direzione, del personale carcerario, degli assistenti sociali e dei volontari, mitigano quella che è una pena nella pena, un sistema carcerario che è al di fuori della civiltà». L'ex pm annuncia che si dedicherà al miglioramento delle condizioni dei detenuti. «Uno dei compiti della politica è quello di modificare il sistema carcerario. In Italia le condizioni di detenzione sono incompatibili con la dignità umana e la Costituzione». Che cosa pensa del decreto legge del governo che estende da 12 a 18 mesi il periodo di pena detentiva che potrà essere scontato ai domiciliari? «Già da componente della Commissione giustizia della Camera avevo seguito i primi passi di questo provvedi- mento. I tempi di custodia cautelare sono lunghissimi e l'espiazione della pena è vessatoria. Credo che un provvedimento di clemenza, di pacificazione, che è stato sollecitato dai radicali più degli altri, debba investire tutte le coscienze per una riflessione. Intervenire è indispensabile». Intanto il 10 gennaio la Giunta per le autorizzazione della Camera dovrà votare sulla richiesta di arresto per l'onorevole Nicola Cosentino. «Ogni imputato deve arrivare libero al processo. La perdita della libertà è una misura gravissima. Questo deve essere il faro che deve guidare coloro che sono coinvolti in decisioni sulla libertà personale, in un Paese dove il 42% dei detenuti non ha avuto senza sentenza di condanna. Il voto sull'arresto non deve essere affrontato in termini po- i, non si può fare demagogia anche su queste decisioni». Nei confronti della Procura di Napoli, Papa, che aveva parlato di una «faida interna» al momento della richiesta di arresto nei suoi confronti, si esprime con cautela. «Ogni cittadino deve avere fiducia nella giustizia, ma bisogna evitare le strumentalizzazioni, e ci vuole una grande attenzione nei confronti di chi strumentalizza. Poi, le vicende processuali vanno affrontate nelle sedi adeguate». Da oggi, annuncia, sarò presente a tutte le udienze del mio processo, non ne salterò neanche una», Il giorno di Natale lo ha trascorso a Napoli. «Certamente. Con i miei familiari, ma la mente resta in quelle celle di Poggioreale, dove sono tornato».
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