
Non solo applausi, anche critiche per gli esponenti di governo intervenuti ieri a Milano all’assise sulla famiglia. Critiche partite già in loco. All’esterno del Milano Convention Center un sit-in di protesta dei radicali, con Marco Cappato ed Emma Bonino, della Sel, con il consigliere regionale Chiara Cremonesi e alcune associazioni. Sulla famiglia, ha tuonato Bonino, l’Italia «non è più un Paese europeo, vive in un limbo oscurantista». In coda anche l’Arcigay, con il suo presidente onorario, Franco Grillini, a chiedere conto sulle coppie di fatto. A Giovanardi, ha replicato dura- mente il senatore del Pd Ignazio Marino: «Si preoccupa delle famiglie in modo davvero inusuale. Affermando che debba esserci una identità certa, paterna e materna, traccia di fatto una differenza tra famiglie buone e cattive, tra "pure" e meno pure». Arrivando a sostenere che l’intento discriminatorio è al limite del razzismo» . Sulla stessa lunghezza d’onda Fabio Evangelisti, vicecapogruppo di Italia dei Valori alla Camera: «Quello del sottosegretario Giovanardi è il manifesto della razza. La scienza e le biotecnologie hanno concesso a migliaia di famiglie la possibilità di creare nuclei familiari dove l’identità paterna e materna è pari a quella di tutte le altre famiglie». Il finiano Benedetto Della Vedova, invece, critica le parole di Sacconi: «Domenica abbiamo parlato di arretratezza del Pdl sui temi sociali. Come volevasi dimostrare, ora il ministro Sacconi, anziché affrontare pragmaticamente e all’europea il tema del sostegno fiscale alle coppie con figli, butta la palla nella tribuna dell’ideologia». Il Pdl replica punto per punto «Da due giorni a questa parte stiamo assistendo a una situazione surreale», ha detto Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato. «Il presidente della Camera, a distanza di pochi minuti, ha chiesto il riconoscimento delle famiglie di fatto e poi si è avventurato in citazioni del Papa pur di attaccare Berlusconi - ha detto Quagliarello -. E quelle forze politiche che un giorno si e l’altro pure si proclamano numi tutelari della Costituzione, si scagliano contro il ministro Sacconi e il sottosegretario Giovanardi per aver richiamato principi scolpiti nella Carta fondamentale come l’inviolabilità del diritto alla vita e la famiglia fondata sul matrimonio».
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