
12/05/10
Il Riformista
Adesso, forse, a questo Paese non manca più nulla. Dall’alto della sua età, stavolta, e non della sua
imponente statura, il neo-ottantenne Marco Pannella ha finalmente risolto uno dei misteri che più hanno logorato intere generazioni di cronisti politici. Sì, il leader carismatico del Partito radicale ha fatto coming out: «Sono legato da 40 anni a Mirella Paracchini, ma ho avuto tre, quattro uomini che ho amato molto. Non c’è mai stata alcuna gelosia con lei. Potevamo avere, e avevamo, anche altre storie».
Parole consegnate al direttore del Tg5 Clemente J. Mimun in un’intervista sul nuovo numero del settimanale Chi, il pink-magazine di Alfonso Signorini distintosi per la controinformazione sugli scandali sessuali del Caro Leader Silvio.
E’ un inedito Pannella intimo quello che si racconta a Mimun. Dal passato affiora un amore quasi nuziale: «Non mi sono mai sposato, ma arrivai alle pubblicazioni con Bianca, una ragazza che conobbi a Pavia. Però era troppo innamorata, pendeva dalle mie labbra, non poteva funzionare». Poi la scelta di non avere figli: «Con Mirella ci abbiamo riflettuto tanto ad avere un figlio. Ma io non ne ho mai avuto voglia. Anche se ho un forte dubbio su una ragazza che conobbi tanti anni fa, Gabriella. Chissà se non ci sia un cinquantenne in giro che mi somiglia fin troppo».
Pannella bisex, dunque. Dagli anni Ottanta a oggi la leggenda del Marco divoratore di uomini e segretari
del Pr ha mietuto vittime eccellenti. Compreso un attuale leader centrista che divenne segretario ad appena 26 anni. Ma lasciamo stare il totonomi, almeno una volta. Del resto, la notizia di un radicale bisex è uguale a quella di politico cattolicissimo che rivela di non aver mai tradito la moglie. Una non notizia, insomma. Solo che qui c’è di mezzo la figura più originale e combattiva di Prima e Seconda Repubblica messe insieme. E, appunto, le voci circolate per lustri. Appena una settimana fa, al Riformista, lo scrittore Aldo Busi, interpellato su sinistra e omofobia, tuonava: «Marco Pannella? Un fantasma. Le sue parole non valgono nulla, perché non ha mai spiegato fino in fondo la sua sessualità».
Al di là della questione dell’orientamento sessuale, quello che però sorprende di più è la scelta di Pannella di affidare le sue rivelazioni a Chi. Ossia, al giornale di gossip su bulli e veline più venduto nel Paese. Un anticonformista che si allinea a usi e costumi della narrazione berlusconiana della Seconda Repubblica, narrazione che già da tempo ha fatto breccia nel centrosinistra (vedansi, per esempio, le interviste rilasciate da Bersani sull’ultimo festival di Sanremo). Insomma, è crollato un vero e proprio tabù radicale, che guarda caso, l’eterna rivale di Pannella, Emma Bonino, aveva tentato di consolidare con un’intervista burlesca a Diva e Donna, altro pink-magazine. Era il giugno del 2008 e Bonino annunciò al settimanale di avere un fidanzato. Poi smentì tutto: «E’ una bufala, ho voluto fare un test al giornalismo italiano». Per questo motivo: «Mi avevano chiesto un’intervista alla vigilia del vertice Fao sui temi della nutrizione, dell’energia, della povertà. Mi sono puntualmente preparata su temi che seguo da tempo e ho scritto un articolo». Non è bastato: «Mi hanno chiesto una fotografia in casa. Ho accettato anche se non lo faccio mai, e puntuale è arrivata la giornalista, e con lei le domande inesorabili: come concilia la vita personale con la politica? A cosa ha dovuto rinunciare? Qual è il suo rapporto con Pannella? Così mi sono trovata a un bivio: o mi invento una lite con Pannella o mi invento un fidanzato. Ho scelto il secondo,mi sembrava la riproposizione tipica di uno stereotipo».
Ecco, Emma & Marco divisi ancora una volta. Sempre che, Pannella, non smentisca Chi.
imponente statura, il neo-ottantenne Marco Pannella ha finalmente risolto uno dei misteri che più hanno logorato intere generazioni di cronisti politici. Sì, il leader carismatico del Partito radicale ha fatto coming out: «Sono legato da 40 anni a Mirella Paracchini, ma ho avuto tre, quattro uomini che ho amato molto. Non c’è mai stata alcuna gelosia con lei. Potevamo avere, e avevamo, anche altre storie».
Parole consegnate al direttore del Tg5 Clemente J. Mimun in un’intervista sul nuovo numero del settimanale Chi, il pink-magazine di Alfonso Signorini distintosi per la controinformazione sugli scandali sessuali del Caro Leader Silvio.
E’ un inedito Pannella intimo quello che si racconta a Mimun. Dal passato affiora un amore quasi nuziale: «Non mi sono mai sposato, ma arrivai alle pubblicazioni con Bianca, una ragazza che conobbi a Pavia. Però era troppo innamorata, pendeva dalle mie labbra, non poteva funzionare». Poi la scelta di non avere figli: «Con Mirella ci abbiamo riflettuto tanto ad avere un figlio. Ma io non ne ho mai avuto voglia. Anche se ho un forte dubbio su una ragazza che conobbi tanti anni fa, Gabriella. Chissà se non ci sia un cinquantenne in giro che mi somiglia fin troppo».
Pannella bisex, dunque. Dagli anni Ottanta a oggi la leggenda del Marco divoratore di uomini e segretari
del Pr ha mietuto vittime eccellenti. Compreso un attuale leader centrista che divenne segretario ad appena 26 anni. Ma lasciamo stare il totonomi, almeno una volta. Del resto, la notizia di un radicale bisex è uguale a quella di politico cattolicissimo che rivela di non aver mai tradito la moglie. Una non notizia, insomma. Solo che qui c’è di mezzo la figura più originale e combattiva di Prima e Seconda Repubblica messe insieme. E, appunto, le voci circolate per lustri. Appena una settimana fa, al Riformista, lo scrittore Aldo Busi, interpellato su sinistra e omofobia, tuonava: «Marco Pannella? Un fantasma. Le sue parole non valgono nulla, perché non ha mai spiegato fino in fondo la sua sessualità».
Al di là della questione dell’orientamento sessuale, quello che però sorprende di più è la scelta di Pannella di affidare le sue rivelazioni a Chi. Ossia, al giornale di gossip su bulli e veline più venduto nel Paese. Un anticonformista che si allinea a usi e costumi della narrazione berlusconiana della Seconda Repubblica, narrazione che già da tempo ha fatto breccia nel centrosinistra (vedansi, per esempio, le interviste rilasciate da Bersani sull’ultimo festival di Sanremo). Insomma, è crollato un vero e proprio tabù radicale, che guarda caso, l’eterna rivale di Pannella, Emma Bonino, aveva tentato di consolidare con un’intervista burlesca a Diva e Donna, altro pink-magazine. Era il giugno del 2008 e Bonino annunciò al settimanale di avere un fidanzato. Poi smentì tutto: «E’ una bufala, ho voluto fare un test al giornalismo italiano». Per questo motivo: «Mi avevano chiesto un’intervista alla vigilia del vertice Fao sui temi della nutrizione, dell’energia, della povertà. Mi sono puntualmente preparata su temi che seguo da tempo e ho scritto un articolo». Non è bastato: «Mi hanno chiesto una fotografia in casa. Ho accettato anche se non lo faccio mai, e puntuale è arrivata la giornalista, e con lei le domande inesorabili: come concilia la vita personale con la politica? A cosa ha dovuto rinunciare? Qual è il suo rapporto con Pannella? Così mi sono trovata a un bivio: o mi invento una lite con Pannella o mi invento un fidanzato. Ho scelto il secondo,mi sembrava la riproposizione tipica di uno stereotipo».
Ecco, Emma & Marco divisi ancora una volta. Sempre che, Pannella, non smentisca Chi.
© 2010 Il Riformista. Tutti i diritti riservati