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Analisi sulle prossime amministrative. Con botta e risposta (al vetriolo)tra radicali e grillini. A far esplodere la polemica è Marco Pannella, arrivato a Milano per la manifestazione del 25 Aprile.«Moratti e Pisapia – dice in collegamento a Radio Radicale sembrano oggi alla pari. A questo punto il cinque per cento attribuito a Grillo rischia di essere nelle intenzioni determinante e a favore del potere, togliendo voti all'elettorato di stampo democratico o liberale o libertario». Dunque, «Grillo rischia di essere determinante per la vittoria del centrodestra, come in parte è accaduto in Piemonte». Con una valenza in più: secondo Pannella, quelle di Milano non sono semplici amministrative per governare il Comune: ma un test nazionale. Quindi, ancor più decisive.
I grillini che sostengono la Moratti? Mattia Calise, ventenne candidato sindaco per il Movimento Cinque Stelle, rifiuta l'attacco radicale e ricorda: «Il 15 e 16 maggio gli elettori del Movimento Cinque Stelle decideranno chi meglio rappresenta le loro istanze per un cambiamento del sistema senza compromessi. Visto che non siamo un partito, non daremo indicazioni sul ballottaggio: chi ci ha votati al primo turno, al secondo sarà libero di scegliere il meno peggio».
Il grande vecchio della politica e il più giovane candidato sindaco. In corteo, entrambi. Calise sale sul palco istituzionale. Pannella no. Il leader dei Radicali torna sulla vicenda delle firme false alle scorse Regionali: «Alcuni magistrati di sinistra in queste settimane hanno fatto carriere clamorose. Non è un accenno a Bruti Liberati ma un'accusa: non hanno fatto nulla per provare i comportamenti che noi denunciavamo». Caustico. Ma anche il grillino ha da dire la sua: «Dobbiamo liberare l'Italia dalla casta dei politici».
Ultimo capitolo. I fischi alla Brigata Ebraica e a Guido Podestà. La spiegazione di Calise: «Non c'era un politico ai funerali di Vittorio Arrigoni. Quello è un eroe di Stato».
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