
Mario Monti prepara una rivoluzione tra i dirigenti di palazzo Chigi. Appena sbarcato alla presidenza del Consiglio, il premier aveva confermato tutti e ventiquattro i 24 capi di dipartimento, con l'intenzione poi di verificarne efficienza, diligenza e rispetto dei budget di spesa. Ebbene ieri pomeriggio, dopo il pranzo di lavoro con i leader di Pdl, Pd. Terzo Polo, il professore ha convocato i ventiquattro capi dipartimento. E ha cominciato a riceverli uno ad uno, interrogandoli su come procede la spending review (l'esame delle spese, in modo da trovare il modo per effettuare risparmi), quale tipo di funzioni svolgono e quali sono i piani di progetto del singolo dipartimento. «Sembrava di stare a scuola, con i dirigenti in fibrillazione in attesa dell'esame», riferiscono a palazzo Chigi. Le audizioni, proseguite fino a tarda sera, continueranno oggi. Alla "commissione d'esami" partecipano il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, il segretario generale Manlio Strano e il vicesegretario generale Federico Tonfato. Al termine Monti deciderà quali capi dipartimento confermare nel ruolo, quali far ruotare in altre funzioni e quali sostituire. Non è escluso che nel rispetto del piano di risparmio alcuni dipartimenti vengano chiusi.
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