
Breve riassunto. A Milano la campagna elettorale è andata come è andata: insulti uno via l'altro. Poi è cominciata la campagna elettorale per il ballottaggio e se possibile le cose si sono incattivite: insolenze sempre più feroci e quando le parole non bastavano più si è passati alle botte: certe mazzate sulla testa! Adesso, però, mentre le villanie si sprecano, le sberle si sono fermate. Purtroppo ci deve essere un equivoco: quello che chiediamo ai politici è che fra di loro abbassino i toni, ma le mani le alzino pure.
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