
«Tale attività di accertamento e controllo ha consentito un recupero dell'imposta pari a 9 milioni e 338 mila euro». Risponde così il sindaco Gianni Alemanno a un'interrogazione di iniziativa popolare presentata da Riccardo Magi nel febbraio 2011, nella quale l'esponente Radicale chiedeva di «conoscere quante e quali strutture denominate "case per ferie" che svolgono attività ricettiva nel territorio di Roma, lo facciano in immobili che godono dell'esenzione Ici». La risposta di Alemanno è chiara, così come il risultato dell'attività ispettiva: quasi dieci milioni di recupero. Il tema, in ogni caso, si fa via via più discusso. Lunedì il Pd presenterà al consiglio comunale una mozione per estendere l'Ici anche agli immobili della chiesa non riservati al culto. Dice il consigliere Dario Nanni: «In una fase in cui a tutti gli italiani si chiede di stringere la cinghia sopportando consistenti sacrifici personali ed economici è quanto meno iniquo dispensare gli immobili di proprietà della chiesa dal pagamento dell'imposta sugli immobili. In particolare mi riferisco alle strutture adibite ad attività commerciali e non a quelle riservate nello specifico al culto. Si tratta di Case per ferie, pensionati, alberghi e altre strutture commerciali che affittano camere a laici e religiosi o vengono usate per altre attività commerciali». Sull'argomento interviene anche il vicecapogruppo del Pd in Campidoglio, Fabrizio Panecaldo: «Per l'estensione dell'Ici agli immobili del Vaticano adibiti ad uso commerciale presenterò lunedì, in Assemblea Capitolina, un ordine del giorno che alla luce delle posizioni espresse dal sindaco Gianni Alemanno credo sarà condiviso da tutta la maggioranza».
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