
18/10/10
Corriere della Sera – ed. Roma
Stanno per arrivare un minimo di regole. Quelle che finora sono mancate completamente agli open bus, i mezzi turistici che portano visitatori in giro per la Capitale. La prossima settimana sarà firmata un'ordinanza per il decoro; e in prima battuta saranno eliminate il 60% delle paline. Ovvero tutte le fermate considerate d'intralcio, che sono la maggior parte. E il primo passaggio alla regolamentazione dei bus turistici che ora viaggiano nelle le strade romane senza alcuna disciplina. Visto che le 8 società che gestiscono le 58 linee lavorano grazie a delle proroghe di autorizzazioni.
Tra i primi a sollevare il problema degli open bus senza regole è stato il segretario dei Radicali italiani, Mario Staderini: «Questi mezzi iniziano a circolare grazie ad una legge regionale del '99 che permetteva le concessioni per bus gran turismo, poi questa disciplina è passata all'amministrazione comunale che ha reiterato le concessioni fino a farle diventare autorizzazioni amministrative, prorogate di anno in anno».
Di fatto quello che è accaduto in questi anni è stato un aumento progressivo di questi mezzi e dei punti sosta, molto spesso contigui alle fermate dell'Atac. Paline non autorizzate e spesso pericolose per la circolazione. Una situazione che ha messo in allarme anche l'Unione Europea che, su denuncia dello stesso Staderini nei confronti del Comune di Roma e di Trambus, ha ipotizzato il reato di violazione delle norme sulla concorrenza e sugli appalti pubblici. Per questo la scorsa settimana l'assessore alla Mobilità, Sergio Marchi è stato convocato dai tecnici della Commissione europea, per spiegare come mai i gestori dei bus operano senza aver partecipato ad alcuna gara pubblica: «È stata un'audizione chiarificatrice, abbiamo presentato una bozza del regolamento - spiega Marchi -, che a fine mese presenteremo in giunta, una legge che disciplinerà tutto il comparto dei bus turistici. Saremo particolarmente rigorosi per quello che riguarda l'accesso e il transito nel centro storico. Ovvero nella Ztl saranno molto limitate le paline e i percorsi. Ma tutte le autorizzazioni alla circolazione di questi mezzi risalgono al 2003-07, e noi finalmente disciplineremo l'intera situazione così come abbiamo già fatto con il piano pullman».
Ma Staderini non crede che la regolamentazione capitolina sarà sufficiente. «Il regolamento del Campidoglio non deve essere una sanatoria, occorre ridurre drasticamente il numero delle linee, limitare il servizio al fine settimana e fare una gara per licenze che privilegi chi usa veicoli ecologici». Una riduzione che non piace a Marchi, «non bisogna mortificare la vocazione turistica di Roma gli open bus vanno disciplinati, ma non certo cancellati. Esistono in tutte le capitali europee».
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