
E'andata in onda la campagna elettorale come sarebbe dovuta essere. E come potrebbe
diventare - magari! - nei pochissimi giorni che mancano all`appuntamento con le urne di domenica e lunedì. Ovvero, niente rissa nel faccia a faccia fra la Bonino e la Polverini. Zero denunce, da parte dell`una e dell`altra, di «golpe» odi «democrazia morta» odi «trucchi» odi «brogli» odi «comunisti» e «magistrati» che vogliono resuscitare l`Urss. Niente mostrificazioni (del tipo: «Berlusconi tiranno») o scorciatoie propagandistiche un po` andanti (il Bene e il
Male, l`Amore e l`Odio, più l`Invidia e così via).
Un confronto senza sconti e a tratti anche aspro (Bonino: «Le tue sono promesse campate in aria», Polveríni: «Ma le tue sono campate in aria», Emma: «Dietro di te c`è Berlusconi», Renata: «Dietro di te c`è Pannella») ma che si apre e si chiude all`insegna di un fair play non ipocrita fra due candidate armate unicamente del loro passato e delle loro speranze per i/futuro. Gli abbracci fre le due, prima di entrare in scena. Il pizzicotto affettuoso che la Bonino dà sulla guancia della Polverini, all`uscita dal set televisivo. In mezzo, i contenuti programmatici dell`una - sanità uber alles, ma anche i temi della famiglia e del lavoro in cui Renata non fa
troppo la sindacalista eEmma non fa troppa la liberista - contro quelli dell`altra: «Occuparsi
di cose concrete», «Queste sono le mie idee concrete», «Ecco una proposta concreta», «Parliamo di cose concrete», «lo parlo di cose concrete....». Se la scena di questa corsa al voto non
fosse stata militarmente occupata dal caos delle liste pazze, dai Tar e dalle procure, dalle corti d`appello e dal consiglio di Stato, dai decreti di governo e dalla pioggia di ricorsi e di controricorsi ,fino al derby fra piazze e soltanto la mia è «costituzionale» mentre la tua è eversiva, la discussione ` concretista " avrebbe avuto più spazio. Dimostrando che è possibile un bipolarismo laico e pragmatico. Il quale invece s`è dovuto accontentare di affacciarsi soltanto i questo duello - definito «noioso» da Emma e Renata.` «Io non mi annoio a parlare delle cose
che interessano alla gente» - e, forse in quello che andrà in scena oggi a Sky-Tg24, sempre fra le due super-candidate nel Lazio. Fra Renata e Emma, è quest`ultima che attacca di più. Si sente nella parte dell`inseguitrice anche se i sondaggi le danno testa a testa? E comunque, nel match di ieri, la Bonino sta attenta - per esempio quando parla della famiglia - a non schiacciarsi troppo a sinistra, o sulla propria identità radicale che resta in lei ovviamente intatta, e la Polverini bada a non appiattirsi troppo a destra e promette addirittura di rinegoziare con il governo il piano sanità. Cercano entrambe di dimostrare di non essere due polli di batteria dei partiti, e infatti non lo sono, edi nonfarsi bruciare nel falò della politica basata sulla demonizzazione a vanvera, che ha cercato di inghiottirle in queste settimane calde. In cui Emma è diventata l`eroina della piazza viola e la pasionaria in lotta contro le regole violate, mentre Renata è stata oggetto dell`iper-protagonismo berlusconiano e dell`onnipresenza dei dirigenti del Pdl che ha rischiato di diminuire la sua forza di candidata trasversale. Dimostrano di avere visioni diverse, ma sia la Bonino sia la Polverini nel tele-match cercano di avventurarsi in quella terra di mezzo del voto d`opinione. E soprattutto di fare incursioni al di là del proprio recinto,
per strapparsi voti a vicenda e per sottrarli al buco nero dell`astensionismo. Sarà stato pure noioso questo duello, ma in fondo conteneva molto movimento.
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