
Duplice offensiva contro il diritto all'obiezione di coscienza in Italia. Il principio sancito da una legge dello Stato, e del quale fruisce oltre il 70% dei medici (con un ampio margine dunque per garantire gli aborti), è oggetto infatti di un ricorso presentato dall'Ippf-En (l'International planned parenthood federation European network, potente lobby abortista) contro l'Italia al Comitato europeo dei diritti sociali al Consiglio d'Europa, che dovrebbe pronunciarsi nei prossimi giorni. L'Ippf-En sostiene che l'articolo 9 della 194 non indica le misure concrete per garantire l'adeguata copertura del servizio, ignorando però che regioni e ospedali provvedono normalmente a questa necessità per via amministrativa. Altro ricorso contro l'obiezione arriva dai radicali dell'Associazione Coscioni contro la Regione Lazio, dove il dato degli obiettori è particolarmente elevato. I radicali parlano di ipotesi di reato e si rivolgono alla Procura. Per negare un diritto costituzionalmente garantito?
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