
04/01/11
Corriere della Sera - ed. Roma
Nel 2011 ci sarà pure lo stop, come ha annunciato Alemanno. Ma, intanto, emergono altri rimborsi d’oro.
Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura, dal dicembre 2009 è impiegato presso la «Italiana Servizi comparto sanità»: 7.965 euro lordi a dicembre di rimborso, 7.715 euro a febbraio, 15.556 per gennaio e marzo 2010. La ditta in questione è di Fiorella Nozzetti e di Antonio Borraccino, madre e figlio, che hanno avuto dalla gelateria Giolitti in esclusiva il marchio per aprire sedi a Dubai e Sharm el Sheik. Un rapporto stretto, quello tra i Nozzetti, Mollicone e Giolitti. Il padrone della storica gelateria, Nazzareno, raccontava: «Un operaio di mio padre Silvano si chiamava Leo Nozzetti e le famiglie sono sempre rimaste legate: quando qualcuno si sposava, doveva comprare i confetti da Nozzetti». Lo stesso Mollicone, sempre a settembre, è volato ad Istanbul per l’inaugurazione di Giolitti in Turchia. Di più: grazie alla delibera 10/2010, firmata anche dal presidente della commissione Cultura, la gelateria è entrata tra le botteghe storiche di Roma.
Altro caso di rimborsi scattati dopo l’elezione in Campidoglio, quello di Alessandro Onorato (Udc), assunto a gennaio 2010 dalla «Gied unipersonale»: 5.131 euro a gennaio e febbraio, 2.409 a marzo, 1.936 ad aprile. La Gied è di Edoardo Cintoli, figlio di Giuseppe, imprenditore del Cineland di Ostia, terreno di influenza di Onorato: i Ciotoli, oggi, hanno anche una multisala a Frosinone. Onorato - spiegano dal suo staff - «con la sua società, insieme alla moglie, vendeva gli spazi pubblicitari del Cineland. Poi si è separato, ha lasciato le quote alla consorte ed ha cambiato società». Lui precisa. «Quel lavoro lo faccio sul serio. Non c’entro con gli altri».
I quattro tirati in ballo (Ciardi, Bianconi, Tredicine, Piccolo) sono di poche parole. «Non ho niente da dire», taglia corto Giorgio Ciardi, delegato alla Sicurezza di Alemanno, assunto nella società del fratello di Samuele Piccolo, vicepresidente del consiglio comunale. Patrizio Bianconi si nega al telefono, Giordano Tredicine manda una nota: «Sono alla Servitalia 2002 da prima di essere consigliere comunale e dopo la mia elezione mi sono licenziato. Non sono più dipendente dal 2009». Cioè un anno e mezzo dopo l’entrata in aula Giulio Cesare. Per tutto quell’anno, la società che ha assunto il vice capogruppo del Pdl ha preso 63.711 euro lordi. Cifra che, incrociata con la dichiarazione dei redditi di Tredicine dello stesso anno, non torna: il consigliere ha dichiarato nel 2009 18.156 euro. Lo denuncia anche il segretario romano dei Radicali Riccardo Magi: «Quanto pubblicato sui rimborsi d’oro ammutolisce i consiglieri interessati. Incrociando i rimborsi i redditi dichiarati, in alcuni casi sorgono seri dubbi». Ci sono altre stranezze. Una la racconta un avvocato, Paolo Voltaggio: «Conosco Francesco Fina (l’amministratore ottantenne di Servitalia, la società che ha assunto Tredicine, ndr). Faceva l’amministratore per conto di altre persone anche in un’altra società». L’altra è su Bianconi, assunto dalla «Freelance Promotions». Il titolare, Alessandro Santi, organizza feste in discoteca ed era il candidato di Gianni Sammarco (coordinatore romano Pdl, fotografato in un locale con la cubista di Parentopoli Giulia Pellegrino) come revisore dei conti del Comune: la sua nomina, però, venne stoppata.
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