
07/09/10
Avvenire
Esultano le opposizioni per il sì netto e deciso di Fini a un cambiamento della legge elettorale. La speranza è di mandare in soffitta l'odiato (e temuto) "porcellum" e di andare alle prossime elezioni con una legge diversa. Spiega ad esempio vicesegretario Enrico Letta: «Fini ha detto una cosa molto importante sulla legge elettorale, che non a caso ha mandato in bestia Berlusconi più di tante altre cose. Per me è assolutamente naturale che forze di vario tipo discutano insieme sulla legge elettorale, per poi separarsi in campagna elettorale».
E il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini aggiunge: «Se si aprirà la crisi, il tema del cambiamento della legge elettorale, a cui Fini ha fatto riferimento, sarà sul tappeto, e ognuno si assumerà le sue responsabilità». Favorevole anche Aurelio Misiti, del Mpa di Lombardo.
Ma come sostituire il "porcellum"? Le cose qui si complicano. E a guastare un po' la festa arrivano qualche grillo parlante del centrosinistra. Dice ad esempio Nichi Vendola: «Se in Parlamento c'è una maggioranza per cambiare sistema elettorale, non posso che brindare. Ma dubito che questa maggioranza ci sia, anche nel Pd sono in disaccordo su tutto, a proposito di legge elettorale».
Gli fa eco Emma Bonino: «Sulla legge elettorale il presidente Fini ha detto che quella attuale non va bene, senza però andare più avanti e senza esprimere una proposta chiara su come superare, a partire dalla legge elettorale, questa situazione molto melmosa e opaca». E anche sulla riforma del "porcellum" litigano Udc e Idv. Massimo Donadi, se la prende con Casini: «Vuole dare lezioni e non è capace di fare neanche un minimo di autocritica. La legge elettorale porcata è figlia anche sua che l'ha sostenuta e votata».
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