
La questione della sicurezza nucleare non è tra i temi della riunione del G8, ma il premier nipponico Naoto Kan ne parlerà per riferire sulla situazione a Fukushima. Nel documento finale del vertice il G8 si dichiarerà pronto ad aiutare il Giappone a fronteggiare la crisi provocata dal disastro mentre il premier giapponese si è impegnato ad agire per ridurre il debito pubblico dopo la ricostruzione dell'area colpita dallo tsunami e un accenno in questo senso apparirà nelle conclusioni finali del vertice. Naoto Kan ha annunciato che il Giappone accoglierà un vertice internazionale sulla sicurezza nucleare l'anno prossimo in cooperazione con l'Agenzia per l'energia atomica.
Contemporaneamente la Francia ha invitato trenta paesi a un seminario internazionale sempre sulla sicurezza nucleare che si terrà il 7 giugno a Parigi per preparare la riunione dell'Aiea che si terrà dal 20 al 24 giugno a Vienna. Anche dalla riunione del G8 si capisce che l'azione per guidare la riflessione a livello internazionale sulla sicurezza nucleare è stata accelerata e i paesi che dipendono dall'energia prodotta dalle centrali nucleari, Francia in primo luogo, cercano in tutti i modi di guidarla in modo da evitare una stretta sui criteri globali con quali valutare la sicurezza. Impegnata su questo fronte anche la Gran Bretagna. Dal lato opposto, per accelerare l'abbandono o la delimitazione della produzione nucleare, si muovono diversi paesi, Germania in testa.
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