
Nei giorni scorsi 30 mila detenuti hanno annunciato la loro adesione a quattro giorni di azione non violenta di sciopero della fame per l’amnistia e la giustizia, promossi dai Radicali di Marco Pannella. Si tratta di un detenuto su due, la metà dei 60 mila disperati che popolano le sovraffollate celle delle carceri italiane.
Un esempio di lotta, di proporzioni storiche, che non ha avuto l’onore delle cronache mentre si sono versati fiumi d’inchiostro e pagine di commenti in seguito alle azioni violente di un pugno di attivisti no-Tav. Non è forse anche questo segno di un degrado a cui dovremmo con urgenza porre rimedio?
Igor Boni - Presidente Associazione Radicale Adelaide AgliettaIgor Boni - Presidente Associazione Radicale Adelaide Aglietta
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