
Il capo dell'opposizione yemenita, Mohamed Basindawa, è stato incaricato di formare un governo di unità nazionale che resti in carica fino all'uscita di scena del presidente Ali Abdallah Saleh, prevista a febbraio sulla base di un accordo firmato il 23 novembre a Riad, che se dovesse andare in porto farebbe di Saleh il quarto leader arabo deposto dalla piazza, ma il primo a lasciare il potere in seguito a un accordo negoziato. In una sorta di «ultimo atto» ufficiale, il presidente ha decretato un'«amnistia generale» per coloro che «hanno commesso errori contro la crisi», contestata dall'opposizione che non riconosce a Saleh «il diritto, né le prerogative o la capacità di prendere tale decisione».
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