
Ancora morti sospette nelle carceri italiane. Apparentemente legate a cause naturali. è avvenuto a Regina Coeli a Roma, dove ieri mattina un trentaduenne affetto da anoressia nervosa è stato trovato senza vita nella sua cella. Stessa sorte ha colpito un detenuto ventiquattrenne ritrovato agonizzante nel carcere di Cuneo. Il soccorso prestato non è stato in grado di impedirne la morte e ora la sua famiglia nutre forti dubbi sull’accaduto perché «lui stava bene, non aveva alcun problema fisico», ha fatto sapere. Intanto, il conteggio delle persone che hanno perso la vita sale a quota 160 da inizio anno, un record fatto di suicidi, overdosi, morti violente e altre connesse a motivi apparentemente inspiegabili. «Tra suicidi, morti sospette, vite salvate, tentate evasioni, evasioni compiute e spazi insufficienti è sempre più evidente che l’emergenza produce illegalità e inciviltà», ha commentato Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Pa Penitenziari. Perché la crisi che attraversa le prigioni italiane è trasversale e non fa distinzioni. Oltre all’annoso problema del sovraffollamento - «uno stoccaggio di persone nelle celle», secondo Sarno - allarma il sovraccarico di lavoro per gli agenti penitenziari e la totale assenza di risorse finanziarie. I detenuti sono aumentati di oltre 10mila unità dall’inizio del 2009, mentre il personale di Polizia penitenziaria continua a diminuire di circa 1.000 unità all’anno. «Mancano oltre 5.000 agenti rispetto alle piante organiche previste dal decreto ministeriale del 2001», ha denunciato Donato Capece, segretario del A Sovraffollamento Ieri altri due decessi sospetti. I sindacati di polizia: «Sotto organico di 5.000 agenti» Morti in carcere Un tragico record Sappe, altro sindacato penitenziario, «nonostante questo, negli ultimi cinque giorni sono state salvate quattro vite a detenuti che hanno tentato il suicidio». Il surplus di oltre 22mila persone rispetto alle capacità d’accoglienza delle strutture è alla base anche della protesta non violenta condotta dai Radicali. Giunti alla seconda settimana di sciopero della fame, chiedono che venga al più presto calendarizzata in Parlamento la mozione sullo stato delle nostre prigioni.
© 2009 Radicali italiani. Tutti i diritti riservati