
L'operazione, in termini di probabilità, è ora quella di costringere ad una strutturale immissione nella storia partitocratica anche del governo Monti. Mi pare che su questo, da parte di questo esecutivo politico composto di tecnici, la resistenza sia, per il momento a livello teorico, una resistenza qualitativa non adeguata per sconfiggere questa prospettiva.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo sul tema della giustizia e delle carceri, quasi un anno fa sembrò muoversi con decisione quale garante costituzionale del diritto e dei diritti. Devo dire, ripensandoci dopo un mesetto, che allora il Presidente ha risentito molto del luogo e ha scelto semplicemente - come sempre, d'altronde fa parte della sua cultura e storia - quello che gli è parso più opportuno dire in quel momento”.
Dalla conversazione settimanale con Massimo Bordin su Radio Radicale
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