
«Monferino uno e trino, si dimetta dal cda di Indesit e da tutti gli altri o lasci il suo incarico da assessore». L’Associazione radicale Adelaide Aglietta torna a sollevare il tema del potenziale conflitto di interessi dell’assessore regionale alla Sanità, al quale la giunta regionale ha concesso (dicembre 2010) l’autorizzazione a far parte di quattro consigli di amministrazione: Indesit Company, Alleanza Toro, Cnh Global e Ferrari.
Tema piuttosto attuale, spiega il segretario regionale Salvatore Grizzanti: «La Regione, con l’assessore Porchietto, è impegnata proprio in questi giorni a evitare la chiusura dello stabilimento di None della Indesit Company. La situazione è aggravata dal fatto che Monferino fa pure parte del Comitato sviluppo strategico, che ha un ruolo consultivo e propositivo nei confronti del cda per valutare opzioni di sviluppo».
I precedenti ci sono, dicono i Radicali, invitando l’opposizione a battere un colpo. Raccontano: «Il 25 novembre del 2010, la Regione ha finanziato la società Indesit con quattro milioni di euro per il progetto denominato “Piattaforma lavastoviglie step 3”. Nessuno ovviamente dice che l’assessore abbia partecipato a quella decisione visto che era direttore regionale alla Sanità da solo un mese, ma il rischio che si trovi in una situazione imbarazzante evidentemente è concreto».
Che ne pensa Paolo Monferino? L’assessore è più che sereno. Dice di non aver mai partecipato ad alcuna decisione che riguardi Indesit e sulla situazione recente rivela di aver da tempo chiesto ufficialmente di fargli sapere quando, e se, si discuteranno provvedimenti che riguardano l’azienda: «Ho chiesto che me lo facciano sapere in anticipo - dice - perché a quella seduta di giunta non ho alcuna intenzione di presentarmi».
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