
«A volte gli stupri sono giusti, a volte sbagliati», ha dichiarato ieri il ministro degli Interni dello Stato del Madhya Pradesh, Babulal Gaur, del partito nazionalista indù Bjp del neo premier Narendra Modi. La dichiarazione choc è arrivata in un momento in cui l’India è in primo piano nel mondo per la serie ininterrotta di violenze sessuali di gruppo, spesso seguite dall’uccisione della vittima.
Il caso più grave è stato pochi giorni fa lo stupro di gruppo e l’impiccagione di due cugine adolescenti nello Stato dell’Uttar Pradesh, dove sono poi avvenute altre violenze su donne e ragazze.
Nel Paese le reazioni sono state accese e diffuse ma Gaur ha minimizzato sostenendo che «fino a quando non c’è una rimostranza, nulla è successo». Da New Delhi il Bjp di Modi ha disconosciuto le sue affermazioni sostenendo che il suo pensiero non è condiviso dal partito.
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