
Costruire meno per costruire meglio. È l'obiettivo del referendum per lo stop alla cementificazione del territorio romano che ieri il ministro dell'Agricoltura Mario Catania ha sottoscritto dopo la presentazione del disegno di legge per limitare il consumo del suolo pubblico.
Il referendum rientra negli 8 quesiti su ambiente, trasporti e costi della politica, promossi dal comitato "Roma si muove". «Ogni anno sono cementificati oltre 300 ettari di terreno, ormai è stato utilizzato più del 60% del suolo urbano», commenta Mario Staderini, presidente del comitato. «Sono in programma 90 milioni di metri cubi di nuove edificazioni - aggiunge Umberto Croppi, uno dei promotori - quando in città ci sono circa 250mila case sfitte».
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