
Caccia aperta nella Santa Sede al misterioso "corvo" e indagini avviate per scoprire l'autore della lettera anonima - con esplicite e sinistre minacce di morte - inviata nei giorni scorsi al Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone. Nel mirino, in particolare, il computer dove sarebbe stato compilato il messaggio minatorio. E proprio sui pc di alcuni prelati si stanno concentrando le prime indagini dei detective vaticani. Nel testo fatto pervenire alla Segreteria di Stato si accusava il numero due del Papa di scegliere i collaboratori sulla base di simpatie personali e, nello specifico, di voler «defenestrare» monsignor Carlo Maria Viganò, segretario generale del Governatorato vaticano, destinato tuttavia prossimamente come nunzio apostolico a Washington. Molti i dettagli da addetti ai lavori contenuti nel messaggio anonimo. L'inchiesta si è così concentrata sulla pista interna poiché, nelle Segrete stanze, si è certi che a redigerla sia stato un ecclesiastico, probabilmente inserito nella stessa Curia romana.
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