
Incassato un nuovo via libera dal Bureau international des expositions per l'Expo del 2015, è arrivato il punto di non ritorno. Da oggi, come hanno sottolineato i vertici del Bie, non sono più ammessi passi indietro e incertezze, perché i cantieri dovranno partire in ottobre. Le dichiarazioni sulle disponibilità delle aree che sono state presentate negli ultimi sei mesi non sono più ritenute sufficienti. Si deve passare ai fatti, alla fase operativa. I protagonisti della partita, Comune, Regione e Governo in particolare, sono chiamati a inaugurare una fase in cui la voglia di collaborare e di trovare soluzioni condivise e nell'interesse comune prevalga sulle contrapposizioni. Un'atteggiamento che per l'amministrazione milanese è utile estendere ad altri strumenti, piano di governo del territorio in primo luogo. Dalle urne è uscita una nuova maggioranza, che in questi primi giorni di vita non è stata esente da polemiche interne sulla scelta degli assessori. I cinque referendum cittadini hanno dato un'indicazione chiara sulla Milano che i residenti vogliono. Alla giunta spetta il compito di governare. Nell'interesse della città e dei suoi cittadini.
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