
L'aspetto della giustizia civile viene trattato dai principali osservatori internazionali. Facciamo un elenco della sola settimana appena conclusa. Lunedì 11 giugno, Richard Barley, commentatore del Wall Street Journal, ha scritto: «Nel maggio 2011 Mario Draghi diceva che la spesa pubblica doveva essere ridotta, così come le tasse sul lavoro e sulle imprese. La produttività doveva aumentare, doveva migliorare l'efficienza del sistema giudiziario. Un anno dopo, molti di questi compiti restano ancora da svolgere». Questo non è stato riportato dai giornali italiani. Mercoledì 13 giugno, in un editoriale apparso sul Financial Times, c'era scritto: «La legge anti-corruzione che il governo sta spingendo in Parlamento potrebbe essere accompagnata da una riforma del lentissimo sistema giudiziario, un vero freno agli investimenti». Quattordici giugno, nessun giornale ha ripreso questo. Venerdì 15 giugno il presidente della Bee, Mario Draghi, intervenendo a Francoforte, ha svolto considerazioni a proposito dell'agenda europea della crescita e ha sostenuto che quattro punti sono da tenere presenti; nel primo c'è anche la riforma della giustizia: «Ampie riforme amministrative dovrebbero facilitare la fase di start-up di nuove imprese. Inoltre, i sistemi giudiziari possono essere riformati per risolvere ed evitare eccessivi arretrati giudiziari che ostacolano la condotta delle attività economiche. Una volta che riforme di questo tipo siano compiute in maniera massiccia, queste rafforzeranno significativamente il dinamismo economico, alimentando innovazione e occupazione». Che cosa fa il Governo italiano di Mario Monti? E perché la stampa italiana non ne parla?
Dalla conversazione settimanale tra Marco Pannella e Massimo Bordin su RadioRadicale
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