
«Caro Alessio, ho saputo che a Matrix non se ne fa niente, me ne dispiace. E una tua decisione, ma per favore non tirare in ballo la par condicio... «. Emma Bonino viene cancellata dalla puntata di oggi di Matrix e protesta con il conduttore Alessio Vinci. Che risponde:
«Carissima Emma, non esiste preclusione nei tuoi confronti o della lista Bonino-Pannella, il tema della puntata sarà legato a esigenze di cronaca e di attualità che mi richiede di rinviare le puntate elettorali alle settimane successive». Lo spauracchio della par condicio in tv viene agitato dal centrodestra. Renata Polverini, sfidante della leader radicale Bonino nel Lazio, si sottrae al faccia a faccia sia diretto che indiretto; a Mediaset trovano che sia meglio soprassedere. Il regolamento
sulla par condicio per la verità non c`entra nulla. L`Agcom deve ancora recepire quello della
commissione di Vigilanza (che peraltro, dopo la preoccupazione anche del Quirinale, dovrebbe
essere modificato), e comunque non è ancora la "fase due" dellacampagnaelettorale, quando le norme della par condicio diventeranno categoriche.
La Bonino cita un paio di casi in cui la pari presenza intv è lettera morta, non vale per gli
esponenti del centrodestra: per il ministro Renato Brunetta, candidato sindaco di Venezia,
ad esempio. «L`ho invitato quando ancora non era candidato, né si era in par condicio»,
replica Vinci. I radicali ribattono: «Era il 19 gennaio e il giorno dopo Berlusconi l`ha designato,
sembrava quasi un lancio... «. Il caso-Brunetta irrita anche Pierluigi Bersani. Il segretario
del Pd premette: «Non sto mai a preoccuparmi dei minutaggi in tv, ma da qui ad arrivare a spazi
di Kim il Sung ne passa... Il ministro-candidato sindaco a Venezia risulta esposto in tv per
1600 minuti e il suo concorrente Giorgio Orsoni per 3 minuti. Uno scandalo. L`uso dei media
per valorizzare ministri in carica candidati alle amministrative è un atto di slealtà profonda.
Faremo di tutto di più, ogni iniziativa possibile». La Bonino parla di «uso pretestuoso della
par condicio». Del resto il Pdl ha già depositato due proposte per cambiare la legge sulla par condicio. Una al Senato è firmata da Alessio Butti, componente della commissione
parlamentare di Vigilanza Rai: «Vogliamo una netta revisione della legge, questo è il
nostro obiettivo». Anche se per ora, in Vigilanza, Pdl e Lega hanno votato un regolamento che
ingessa la par condicio, facendo saltare - se le norme non saranno modificate - i talk show
politici. Nella prossima settimana, sarà di nuovo convocata la Vigilanza per sbrogliare il nodo,
probabilmente grazie a un parere tecnico delle Camere sulla norma contestata.
Anche Berlusconi è tornato all`attacco sulla par condicio, spiegando che va assolutamente
cambiata, perché «garantendo atutti lo stesso spazio avvantaggia le forze più piccole come
Udc e Idv». Affermazioni che il premier ha fatto nella cena con i senatori mercoledì sera. I dipietristi replicano: «I1 premier è eversivo nel chiedere la modifica della legge sulla par condicio, è allergico alle norme che tutelano la democrazia».
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