
Oltre ai partiti principali, sono tante le forze che concorrono a disegnare la geografia politica del Lazio. Fuori dai due schieramenti di centrodestra e centrosinistra, in lizza per la Pisana c’è anche la Rete dei cittadini, che candida Marzia Marzolí alla, presidenza della Regione. Scelta di campo, invece, per il Partito socialista di Bobo Craxi. che appoggia la candidatura della leader radicale. Ma. fuori della scheda elettorale, c’è anche chi lascia libertà di scelta ai suoi elettori. E il caso dell’Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli che, nel Lazio, ha scelto di non appoggiare né Renata Polverini né Emma Bonino. L’Api. nei mesi passati, aveva proposto la candidatura di Linda Lanzillotta, che non ha "sfondato" in alcuno dei
due schieramenti. orientatisi su Polverini e Bonino. Il movimento ha quindi lasciato libertà di voto ai suoi elettori, in attesa di un possibile matrimonio politico con l’Udc. Se Rutelli ha già annunciato il suo voto per l’ex senatore della Margherita Sandro Battisti, candidato nella Lista civica a sostegno della Bonino. mentre diversi militanti dell’Api sosterranno Gianfranco Bafundi. in lizza nella Civica per Polverini.
L’altra candidata governatrice in lizza, Marzia Marioli, in campagna elettorale ha puntato su sui temi dell’ecologia e dei rifiuti, sottolineando come, a suo avviso, il termine termovalorizzatorí sia da sostituire con "cancrovalorizzatori".
«I socialisti riformisti - sottolinea invece Bobo Craxi - possono essere protagonisti della rinascita riformista e di quella del Paese. A Roma, infatti, saremo decisivi per la vittoria di Emma Bonino e il voto socialista sarà una garanzia di libertà, di lavoro e di progresso».
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