
Zio d’America, salvaci tu. Mentre gli americani del Colorado, estasiati – in tutti i sensi – dalle nuove leggi fanno la coda fuori dai coffee shop per acquistare marijuana figurarsi se gli antiproibizionisti de’ noantri si sono lasciati sfuggire l’occasione per tornare alla carica. Ieri Vendola, mezzo Pd e un pezzo di Lega. Lunedì, in Consiglio comunale, due mozioni presentate dai consiglieri di maggioranza Grimaldi (Sel) e Viale (Pd) – dunque con qualche possibilità di essere approvate – che propongono la liberalizzazione della cannabis.
Per motivi terapeutici, innanzitutto, come già avviene in Toscana, Liguria e soprattutto nel Veneto, dove la Regione a tradizione leghista (come il Piemonte) oltre ad aver autorizzato i farmaci cannabinoidi per la terapia del dolore ha approvato all’unanimità una legge per sperimentare la distribuzione gratuita negli ospedali e nelle farmacie di preparati a base di cannabis, ma anche la produzione diretta di marijuana. Il passo successivo è la liberalizzazione totale, già proposta in Regione da Monica Cerutti di Sel: uno studio dell’Università La Sapienza ha calcolato in 6 miliardi il possibile gettito fiscale annuo; a questo punto – si chiedono Grimaldi e Viale – perché non approfittarne visto che le politiche repressive non hanno prodotto altro che fumo?
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