
Qual è la Regione Lombardia di Marco Cappato?
La Lombardia deve tornare a essere una regione europea: laica, tollerante, liberale. Siamo diventati un feudo leghista e clericale. Le promesse berlusconiane di una "rivoluzione liberale" sono andate completamente tradite e oggi, abbiamo più tasse e meno libertà. Gli eletti della Lista Bonino-Pannella si batteranno per una Regione sul modello americano e svizzero: basta soldi ai partiti, referendum locali, sì alla legalità, fuori i partiti dalla sanità; che deve tornare a essere laica. Basta con la cementificazione e il consumo del suolo.
Problema inquinamento alla ribalta delle cronache, con avvisi di garanzia sia a Roberto Formigoni [4]che al concorrente Filippo Penati (Pd) [5]. C'è una terza via per risolvere la questione smog?
La via è una sola: smetterla di costruire autostrade e superstrade, e investire tutto sul trasporto pubblico e su rotaia. Invece della Milano che si espande a macchia d'olio, serve una regione policentrica, dove le
tante città siano messe in rete con collegamenti ferroviari frequenti. Né Formigoni né Penati lo propongono perché perderebbero gli affari della lottizzazione di breve periodo. E così, mentre litigano su misure tampone da attuare qualche ora all'anno, la nostra regione soffoca.
Lei ha annunciato di voler presentare ricorso nei riguardi della ricandidatura di Formigoni, dichiarando che “presentarsi ora sarebbe da irresponsabili”. Come intende procedere?
La legge 165 del 2004 è molto chiara: non è possibile fare tre mandati di fila. Dunque Formigoni è incandidabile. Faremo ricorso subito all'Ufficio elettorale regionale presso la Corte d'Appello, per evitare
che la sua candidatura sia accettata. Immaginate se invece la accettassero e si rendessero conto solo dopo, facendo cadere la legislatura e obbligando a rivotare subito. Solo un irresponsabile accetterebbe di far correre ai cittadini un rischio del genere. Oppure una persona così potente da ritenersi al di sopra della legge.
Emergenza casa per le famiglie milanesi: pronti nuovi alloggi inabitati, un piano per costruirne altri 20mila nei prossimi 15 anni e 7.500 famigli sotto sfratto esecutivo (fonte Sunia del 1 febbraio 2010). Sembra un problema di coordinamento e di rimpallo delle responsabilità fra l'Aler (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale), i sindacati e le istituzioni. Quale sarebbe la chiave di volta per risolvere il problema degli alloggi popolari?
Per ottimizzare il rapporto tra domanda e offerta dovrebbe innanzitutto esserci il mercato. Ma non lo fanno funzionare perché hanno da gestire le loro clientele, fatte di costruttori, di lottizzatori e di inquilini organizzati. Come per lo smog, la soluzione è decongestionare la città migliorando i collegamenti con gli altri centri. Basta con l'utilizzo
del poco terreno rimasto libero. Si dovrebbe rottamare l'edilizia post-bellica non di qualità per creare eco-quartieri, in grado di finanziarsi col tempo grazie al risparmio energetico e di migliorare la qualità della vita.
Expo 2015, una grande opportunità per la Lombardia. I lettori di MilanoToday, in un sondaggio, sostengono che la Regione non arriverà mai pronta (dal punto di vista di infrastrutture e servizi) all'appuntamento. Cosa ne pensa e come bisognerebbe muoversi per ottimizzare tempi e risorse?
L'Expo rischia di essere uno specchio del degrado istituzionale italiano e lombardo. Per ultimare in tempo almeno una parte dei progetti, bisognerebbe fare un'ulteriore selezione e ridimensionamento, scegliendo
un criterio: quello di favorire i progetti a impatto ambientale positivo nel lungo periodo.
Formigoni fa riferimento ad un elettorato cattolico. Voi radicali avete anche parlato di potere clericale sulla sanità lombarda. E' possibile governare ed essere eletti in Lombardia senza piacere ai cattolici?
Non bisogna confondere clericali e cattolici. I cattolici italiani hanno seguito più noi che il Vaticano su aborto e divorzio, su Welby e Englaro. Queste non saranno elezioni democratiche, perché le regole non sono rispettate, non esiste informazione e le bande della partitocrazia occupano le istituzioni. Ma se davvero si potesse decidere democraticamente sulle libertà civili, dall'eutanasia alle coppie di fatto, la Lombardia tornerebbe a mostrarsi per quella terra civile e moderna che è stata sin dai tempi dell'illuminismo e del federalismo liberale di Carlo Cattaneo.
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