
Pioggia di reazioni sul manifesto choc di Matilde Spadaro, consigliera del municipio XII, contro la prostituzione all'Eur e in città. Dai radicali al Pd, da Sel all'Idv: scendono in campo per chiedere misure efficaci e non i soliti palliativi. "È chiaro il fallimento delle manie proibizioniste di sindaci sceriffi come Alemanno. Azioni coraggiose come quella della consigliera, Matilde Spadaro, hanno il merito di imporre un dibattito che certi intellettuali rifiutano da sempre - dice Mario Staderini, segretario nazionale dei Radicali - è ora di legalizzare e regolamentare l'esercizio della prostituzione. Come a Milano e Caserta, dove abbiamo presentato delibere popolari per la regolamentazione: meglio disciplinare orari e luoghi piuttosto che farceli imporre dal mercato nero e criminale".
Un'iniziativa che squarcia il muro dell'ipocrisia che circonda questa problematica, secondo Cristina Lattanzi, del Comitato Salute ed Ambiente Eur: "La situazione è degenerata talmente tanto negli ultimi anni da non consentire altri ritardi". Interviene Lucio D'Ubaldo, senatore del Pd: "Una foto provocatoria, ma che serve a scuotere le coscienze. Vivendo all'Eur, devo confessare che le promesse di questi anni si sono rivelate fragili. L'amministrazione di centrodestra ha fallito". E ancora: "Bisognerebbe intervenire sulle cause, colpendo chi protegge e dirige il traffico delle ragazze su strada. Confido sulla capacità delle forze dell'ordine: la loro azione potrebbe avere importanti riscontri".
Esporteranno la campagna "Prima di comprarla, rifletti!", gli ideatori Spadaro e Vecchio: "Diffonderemo il logo del codice a barre anti prostituzione in altri quartieri perché altre richieste di aiuto ci sono arrivate da diverse realtà associative della città".
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