
24/12/10
Il Messaggero - Cronaca di Roma
Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani, e Riccardo Magi, leader di Radicali Roma, hanno deciso di presentare una denuncia alla Corte dei Conti. La ragione? I manifesti abusivi con cui i partiti, regolarmente, tapezzano la città. «Abbiamo deciso di denunciare il sindaco Alemanno - spiegano Staderini e Magi - perché a Roma i partiti non pagano la tassa di affissione». Stanno parlando dei manifesti che ogni giorno i romani vedono sui muri, in cui partiti di maggioranza e minoranza dialogano a colpi di slogan più o meno efficaci e motivati. Bene nessuno paga. Aggiungono Staderini e Magi (che non fanno distinzione fra partiti di maggioranza e minoranza): «Alemanno farebbe bene a preparare la memoria difensiva di fronte alla Corte dei conti. I manifesti di cui si discute, quelli del Pd come del Pdl, sono abusivi ed il Comune non fa nulla per recuperare gli introiti persi. Infatti, pur giacendo negli spazi delle "pubbliche affissioni", sono privi del timbro di avvenuto pagamento dei diritti di affissione, pari a 4,35 euro a singolo spazio per 10 giorni».
Cosa dovrebbe fare il Campidoglio per fermare questo fenomeno molto diffuso a Roma (nelle altre città questa non è la normalità)? «In questi casi- replicano i Radicali - il Comune dovrebbe comminare le sanzioni e rimuovere i manifesti a spese dei committenti. Invece, durante tutto l’anno, gli spazi comunali sono sequestrati dall’arroganza di alcuni partiti che non pagano le tariffe nella certezza che il Campidoglio non chiederà conto delle centinaia di migliaia di euro di mancato introito per l’erario. Per questo, abbiamo presentato alla Procura della Corte dei conti un esposto in cui chiediamo che vengano accertate responsabilità e recuperate le somme eluse. Nel frattempo, i responsabili locali di Pd e Pdl che hanno riconosciuto la paternità dei manifesti si mettano in fila per pagare quanto sarebbe dovuto».
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