
08/11/10
La stampa
«La parola a Monica Centanni...». E chi è? Mancano pochi minuti all’intervento finale di Gianfranco Fini e in tutti i congressi, poco prima del leader chiedono di parlare i notabili. Monica Centanni però è un’autorevole grecista, che si rivolge alla platea parlando di «atrofia della classe intellettuale», di «energia», di «varchi». E dopo di lei il milanese Peppe Nanni dice che «la politica è là dove si nasce e si rinasce». È un originale prototipo "Futuro e libertà", il partito nato a Bastia Umbra. Accanto ad intellettuali poco organici, primo fra tutti Alessandro Campi, attorno a Fini si è formata una squadra diversa da quella che lo circondò agli esordi di An. Allora, i colonnelli erano tutti ex missini: Gasparri, Alemanno, La Russa e Matteoli. Nel partito futurista, Fini - oltre a lasciare briglia sciolta al gruppo anticonforimista di "FareFuturo" - ha attribuito un ruolo dirigente a personaggi lontanissimi dalla tradizione dell’Msi e che infatti sono stati tra gli ultimi a prendere la parola: l’ex radicale Benedetto Della Vedova, la socialista Chiara Moroni, l’attore Luca Barbareschi, che ha dato una mano per l’ideazione della regia della Convention, molto diversa da analoghe, gelide kermesse di An. E nel gruppo vicino a Fini, tra gli ex missini, ci sono personaggi che in quel partito erano degli outsider, come il siracusano Fabio Granata o come Flavia Perina, direttrice del "Secolo". Oppure personaggi che, come Italo Bocchino, Adolfo Urso, Carmelo Briguglio, nel Movimento sociale avevano svolto un’attività prevalentemente giovanile. E la prova della compattezza del gruppo raccolto attorno a Fini l’ha data proprio il "cavallo pazzo" Granata. Intervenuto in Convention poco prima del Capo, Fabio Granata non ha fatto un intervento barricadero: «Molti di voi ora si aspetterebbero una mia sparata...». Dalla platea si è alzato un coretto: «spara, spara!». Ma lui, così come l’altro ultrà Carmelo Briguglio, ha evitato di infierire sulle "colombe" e di attribuirsi primogeniture. L’unica sparata Granata l’ha fatta sulle adesioni a Futuro e libertà, chiedendo di tenere le porte sbarrate a tutti coloro che non abbiano una moralità specchiata. E d’altra parte proprio a Granata è stata attribuito da Fini un potere segreto ma rilevante: lui, assieme a Bocchino e a Briguglio, sono i tre personaggi chiamati a dare un giudizio dirimente sulle richieste di nuove adesioni a Futuro e libertà. L’informalissimo Comitato di recente è stato chiamato ad esprimersi sulla richiesta di adesione dell’ex ministro Lunardi e pare che proprio da Granata sia scattato il primo "non possumus", che poi ha portato alla bocciatura dell’istanza.
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