
«Voglio dire con grande forza che nessun radicale e nessun altro, con nessuna violenza, ha impedito a chicchessia di depositare le liste. Va bene il dibattito politico, ma esiste un limite. Queste sono cose inaccettabili se dette da personaggi vari. Che le affermi il presidente del consiglio lo sono doppiamente». La candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Emma Bonino ha risposto così alla conferenza stampa del premier Silvio Berlusconi.
«La campagna - ha attaccato - è stata finora anomala. Immagino che nelle prossime due-tre settimane le anomalie si moltiplicheranno anzichè diminuire. A tutela della dignità di tutti quanti queste cose non possono passare senza alcuna reazione».
Emma Bonino, caos liste a parte, si è occupata ieri di piccole e medie imprese. Ha presentato un manifesto programmatico in 7 punti, alla residenza di Ripetta, davanti ad una platea formata da rappresentanti del mondo politico, di quello produttivo e sindacale, e insomma la sua ricetta «per costruire una prospettiva di grande rilancio» dell’economia della Regione. Ha detto, Bonino, che le pmi «costituiscono un asse importante del sistema produttivo del Paese e ancora più di quello del Lazio. Questo manifesto nasce dal processo di ascolto che ho avuto con le rappresentanze del mondo produttivo. Non deve essere inteso come un insieme di misura, ma come un progetto di sviluppo complessivo del Lazio. Solo l’innovazione può garantire dinamismo. E non si poteva non partire dal sistema delle pmi che costituisce l’ossatura del nostro sistema economico».
Al primo punto del manifesto, per esempio, c’è l’idea di un sostegno alla «capitalizzazione, alla messa in rete, ai consorzi, alle filiere» per rendere possibile la penetrazione nei mercati esteri. Reazioni durissime ai dati del sondaggio diffusi martedì. Roberto Alagna (Lista Civica) critica Crespi e i risultati del suo studio: Al fatto che abbia deciso per tutto il mese di febbraio e fino all’8 marzo di non comprendere nelle rilevazioni la Lista Civica, che 5 anni fa risultò decisiva per la vittoria del centrosinistra , conseguendo quasi il 7%, è indicativo della scarsa attendibilità dei metodi di rilevazione usati. Alcuni sondaggi in nostro possesso, risalenti a prima dell’inizio della campagna elettorale, già assegnavano alla Lista civica Bonino un risultato sei volte superiore a quello indicato da Crespi».
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