
18/11/10
L'Opinione delle Libertà
“Vieni via con me” finisce nel mirino del Vaticano. Ieri l’Avvenire si è scagliato contro il programma di Rai3. Scrive Davide Rondoni: "L’unico bersaglio vero, tenacemente e persino violentemente cercato, è stata la Chiesa. Fatta passare per una realtà assurda che disonora i giusti, asseconda i potenti e i ladri, viola le coscienze e non vuole i poveri tra i piedi", con l’aiuto di “qualche prete vanitoso che si è prestato a fare in tv da scendiletto dello loro prediche squinternate e faziose”.
Risultato: “Un che di posticcio (…) finendo più volte nel patetico e nel grottesco” L’altro editoriale è firmato da Luca Bellaspiga: “Anche la Rai di Fabio Fazio è (o dovrebbe essere) servizio pubblico, anche la sua è pagata da tutti gli italiani (almeno quelli che versano il canone), eppure l’uso che ne fa, in compagnia dei suoi ospiti, è di un salotto privato dal quale diffondere e inculcare quelli che ritiene ‘valori’ e ‘principi di civiltà’ (è suo diritto), ma che per la gran parte degli italiani sono disvalori gravissimi (e tener conto di questo è invece suo preciso dovere)". E così lunedì sera - continua - "la tribuna l’ha quindi concessa, senza contraddittorio alcuno, oltre che a Saviano anche a Beppino Englaro e a Mina Welby (...). Nessuno toglie loro il diritto di avere certezze e convinzioni, più o meno fondate, ma nessuno può nemmeno imporle a noi come fossero Vangelo, eppure questo è stato fatto ancora una volta ai milioni di telespettatori". Continua la Bellaspiga: "Si gioca con le parole, si evita accuratamente di pronunciare il termine ‘eutanasia’, la si sostituisce con ‘principio di diritto sancito dalla Cassazione in seguito alla vicenda Englaro’. Non si dice, però, che dal giorno in cui la Cassazione stessa spianò la strada all’eutanasia di Eluana, e quindi di chiunque volesse seguire le orme di quel padre, nessuno lo ha fatto".
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